ROMA – Energie rinnovabili: opportunità anche per investimenti e guadagni interessanti. Il problema rappresentato dal mutamento climatico in atto è destinato a pesare sempre di più sulle scelte dei governi, che non a caso si stanno orientando in maniera massiccia verso la transizione energetica, ovvero il passaggio da una economia basata sulle fonti fossili ad una nella quale quelle rinnovabili sono destinate a diventare maggioritarie.
Ciò consentirebbe la costruzione di un modello di sviluppo più rispettoso dell’ambiente e in grado di scongiurare i disastri collegati alle emissioni nocive. Un nuovo modello che, peraltro, può rappresentare una notevole opportunità di investimento.

Le borse mondiali premiano le aziende green

Basta dare una rapida occhiata ai listini delle maggiori piazze azionarie globali per notare come, nel corso degli ultimi anni, stiano crescendo soprattutto i titoli delle aziende a vocazione green. Ovvero quelle che hanno deciso per tempo di scommettere su una evoluzione la quale tenga nel giusto conto le esigenze di un pianeta messo in crisi da un modello produttivo non più sostenibile.
Una svolta in senso ecologista che è ormai chiaramente perseguita dai maggiori attori globali, con l’Unione Europea in testa, destinata a spostare grandi risorse finanziarie verso i progetti in grado di segnarla.

Quali sono le aziende da seguire?

In questa ottica, non è difficile comprendere il motivo per il quale le borse stanno premiando le aziende che hanno virato verso la transizione energetica. In particolare le cosiddette utilities operanti nel settore energetico, delle quali un valido campione tricolore è rappresentato da Enel, azienda fondata nel 1962 come Ente Nazionale per l’Energia Elettrica.
Enel prima di altre ha preso atto della svolta in atto da parte delle autorità governative mondiali, venendo premiata copiosamente dai mercati. Nel corso dell’ultimo anno, il valore del suo titolo si è apprezzato del 16,18%, nonostante le complicate condizioni indotte dal diffondersi del Covid. Una buona soluzione per chi vuole investire in rinnovabili.

Il caso Tesla

Oltre alle utilities ci sono altre aziende destinate ad avvantaggiarsi della transizione energetica. Il caso più clamoroso è rappresentato da Tesla, l’impresa automobilistica fondata da Elon Musk nel 2003. Nata con l’intento di creare auto elettriche e altri prodotti legati alle fonti rinnovabili, nel mese di luglio ha conseguito un risultato storico, diventando il più grande marchio mondiale nel settore automobilistico.
Un risultato conseguito a spese di Toyota che fa chiaramente capire quanto sta accadendo. Tesla è stata in grado di commercializzare nel corso del 2019 appena 367.500 veicoli contro i 10,74 milioni del costruttore nipponico. Proporzioni che sono peraltro mutate di poco nell’ultimo anno.
Eppure gli investitori hanno puntato con grande forza sul suo sviluppo futuro, permettendo al suo titolo di superare in termini di capitalizzazione quello di Toyota, premiandolo proprio in previsione dell’importanza sempre più massiccia delle fonti rinnovabili nel futuro del pianeta.


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