Fare Latina chiarisce la sua identità dopo l’omonimia

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Annalisa Muzio, membro del direttivo di Fare Latina – Evolabor, decide di fare chiarezza rispetto al caso di omonimia creatasi tra un’associazione col medeismo nome ma di fatto mai operativa e l’associazione che lei stessa dirige e coordina, associazione che ha la ferma intenzione di scendere nella prossima tornata elettorale nel capoluogo pontino.

“Prima di costituire Fare Latina Evolabor abbiamo espletato ogni tipo di ricerca utile a verificare se vi fossero associazioni ovvero movimenti politici a noi assimilabili: ebbene nulla è risultato facendo ricerche su internet e in camera di commercio, tantomeno presso l’agenzia delle entrate che, come è noto, registra ai meri fini fiscali le associazioni e non certo per fini di pubblicità costitutiva, ovvero di pubblicità notizia.

In politica la confusione è un disvalore e va assolutamente combattuta.

A questo punto, peraltro, proprio per evitare che vi fossero incidenti, abbiamo non soltanto registrato l’associazione presso l’agenzia delle entrate, ma anche presso la Camera di commercio dove è stato depositato il marchio, il simbolo ed il nome di Fare Latina e dove solo la “nostra” Fare Latina esiste.

Abbiamo appreso dell’esistenza di un’omonima associazione, peraltro, solo per il tramite delle affissioni di manifesti pre-elettorali in quanto, all’indomani della nostra costituzione, pubblicata su tutte le testate dei giornali e sui social per diversi giorni dopo una conferenza stampa pubblica e in presenza, nessun membro della predetta associazione culturale del Sig. Dino Iavarone, tantomeno il Sig. Iavarone stesso ci hanno contattato per avvisarci della vicenda che invece, oggi, continuano così solerti a far circolare sui social. Non solo, appena costituita la nostra associazione ne abbiamo dato ampia diffusione e di continuo attraverso sempre le testate giornalistiche e i social per tutte le numerose attività messe in campo. Questo per segnalare che la presenza sui mezzi di comunicazione di Fare Latina è stata continua e collegata alle innumerevoli iniziative ideate, progettate e realizzate.

Pertanto dopo tre mesi, dopo che abbiamo reso noto che saremmo scesi in campo per le elezioni comunali con la lista “Fare Latina”, dopo che abbiamo reso noti progetti per la città, solo oggi, stranamente, veniamo a conoscenza dell’esistenza di una associazione culturale dal medesimo nome che insieme ad altre associazioni ha costituito “un cartello” per sostenere un progetto politico dal nome “volere bene a Latina”.

Una associazione culturale che esisterebbe dal 2007, ma della cui attività negli anni si è persa ogni traccia.

È così evidente che l’associazione del Sig. Iavarone sostiene un progetto politico differente dal nostro, tanto per metodo, quanto per i temi, peraltro da noi, da mesi già affrontati. Abbiamo ritenuto doveroso, verso le persone che ci seguono e verso tutti i cittadini prendere le distanze e fare chiarezza.

Ancora, avendo investito tempo e risorse nel nome, che identifica le battaglie, i progetti, le idee che stiamo portando avanti, vigileremo sotto tutti gli aspetti, anche quello legale, affinché qualche altra forza politica non tenti di invalidare questi sforzi di fare il bene a Latina proprio attraverso la strategia della confusione.

Saremmo ben lieti se il Sig. Iavarone, per la cui attività nutriamo il massimo rispetto, volesse trovare con noi qualsivoglia elemento di chiarezza che allontani definitivamente ogni ipotesi di confusione dei due soggetti”.

 

 


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