FORMIA – Nei giorni scorsi, militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia, impegnati in zona di Cassino in altra attività istituzionale, fermavano un veicolo insospettiti dall’andatura irregolare e anomala assunta una volta notata la pattuglia. All’atto del fermo, il conducente, un cittadino italiano originario di Roma, veniva identificato e sin da subito manifestava un atteggiamento di celato nervosismo.

L’inconsueto atteggiamento induceva i finanzieri ad eseguire un’ispezione del veicolo, durante la quale veniva rinvenuta, occultata sotto il sedile anteriore lato passeggero, una borsa. Sin dall’apertura della stessa gli investigatori avvertivano il forte odore tipico dell’hashish, circostanza poi confermata dalla presenza, all’interno, di un pacchetto avvolto con nastro da imballaggio, nonché di diverse buste trasparenti sottovuoto, contenenti molteplici panetti di hashish e marijuana, che, posti a pesatura, risultavano essere di circa 2 chili. Nel corso del controllo venivano rinvenuti, inoltre, 280 euro in contanti, quale probabile parziale frutto dell’attività di spaccio, e due coltelli con lama di 9 e 9,8 cm, con evidenti tracce di sostanza stupefacente.

La successiva perquisizione, eseguita presso l’indirizzo di residenza del fermato con l’ausilio di unità cinofila, permetteva di rinvenire ulteriori 13,79 grammi di hashish oltre a 770 euro di denaro contante, probabilmente sempre frutto dell’attività di spaccio, dal momento che lo stesso soggetto controllato dichiarava di essere disoccupato.

Alla luce del quadro indiziario emerso, sentita l’A.G. di Cassino, competente per territorio, veniva disposta per il fermato la misura degli arresti domiciliari per l’ipotesi di reato di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, in violazione dell’art. 73, comma 4, del D.P.R. 309/90, e la sostanza stupefacente, il denaro ed i due coltelli rinvenuti venivano sottoposti a sequestro. La droga verosimilmente era destinata a rifornire le piazze di spaccio del Sud pontino, e una volta ceduta al dettaglio avrebbe fruttato oltre 20.000 euro quale provento illecito. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cassino ha convalidato l’arresto operato dai finanzieri


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