Condivido e sottoscrivo l’artico-analisi  di Ernesto Galli della Loggia (Formare una classe dirigente) e il corsivo di N.Ordine (Soltanto dubbi,per l’istruzione non c’è certezza) su questo giornale(25.05). Preside in pensione (dal 2010), nel corso della mia presidenza-direzione (Liceo Classico Merano/BZ,Istituto Magistrale “A.Manzoni”,Liceo Classico “Dante Alighieri”Latina) ho creduto in un modello di scuola per così dire alternativo, coadiuvato e stimolato dalle sperimentazioni, dalla fruttuosa sinergia col corpo docente, personale non docente e ausiliario, risorse umane preziose se valorizzate in ogni aspetto delle loro prestazioni e funzioni. Insomma,grazie a una sinergica concertazione,programmazione e inventiva si è mirato a un modello di “scuola attiva” pensando magari a un’ideale riforma. Convinti che non è sensato concepire la scuola escludendo dai curricula o “programmi”(!) il cinema,il teatro la musica,”integratori” necessari e corroboranti delle varie discipline,funzionali all’apprendimento e formazione. Grazie a favorevoli coincidenze è stato possibile attrezzare un Auditorium divenuto negli anni un polo culturale e di varia umanità. Agito e vissuto non solo dagli alunni e docenti ma anche dalla cittadinanza come luogo assembleare nel senso di una liturgia laica(in greco leitourghìa=pubblico servizio, assemblea),dunque,socialmente o civilmente utile dove poter concretizzare il “commercio delle idee”. Sono intervenute personalità d’alto livello tra intellettuali,docenti universitari,storici dell’arte (conferenze,incontri seminariali o di studio) tra i quali A.Asor Rosa,U.Cerroni, J.Risset, M.De Micheli, A.Berardinelli, G.Ferroni; artisti, registi, attori tra i quali Luca Ronconi, Nicola Piovani, Moni Ovadia, Mogol(Giulio Rapetti),i Fratelli Taviani,P. Sorrentino, M.Bellocchio,L.Betti,altri di chiara fama impartendo, ognuno nel proprio campo, lezioni o ammaestramenti esemplari. Una partecipazione straordinaria, -d’eccellenza- e stata quella di Vittorio Storaro con la proiezione di uno dei film-video per una serie di documentari storico-archeologici (con l’obbligo della pellicola voluta dal Maestro). Grazie alla collaborazione e sinergia con la Cineteca di Stato (Roma) è stato possibile organizzare una serie di cineforum a tema con proiezioni di film finalizzati e contestualizzati ai percorsi didattici oltre che alla attualità politica e sociale In coincidenza con il restauro della pellicola di “Senso”(L.Visconti) a cura della stessa Cineteca (concessa al Liceo come una reliquia con tutti i dovuti accorgimenti di sicurezza) fu proiettato,in anteprima,il film: omaggio a Alida Valli, virtualmente presente con una bellissima lettera inviata al liceo. In collaborazione con l’istituto di cultura della Tunisia fu proiettato “La stagione degli uomini”,presente la regista Moufida Tlati, in lingua originale araba con sottotitoli (servizio sponsorizzato!).Ovviamente, a monte, fu acquistato un proiettore 35mm (occasione di seconda mano,dismesso con l’avvento delle multisale etc.)! Frequenti le trasferte all’Opera di Roma, Santa Cecilia, i viaggi d’istruzione a Milano nei luoghi d’arte luoghi,di rigore(!) al Piccolo Teatro e alla Scala con i quali si instaurò una collaborazione culturale e scolastica provvidenziale. Altrettanto proficua la collaborazione col teatro Argentina-Teatro di Roma che ha “calcato il palcoscenico”dell’Auditorium con lo spettacolo <Ritter Dene Fosse>) e così pure il Piccolo Teatro di Milano per l’omaggio a G.Strehler a un anno dalla sua morte ( <Com’è la notte?Chiara> con la Johnasson e Franco Graziosi), il Teatro Gioco Vita di Piacenza (<Scrooge-La barca dei comici>),il Laboratorio teatrale Gabrielli (<Il pedone rosso>,allievi diversamente abili). Indimenticabile la prima rappresentazione di una commedia inedita di Mario Luzi,”Pietra oscura”, mai rappresentato per questioni di censura,presente l’autore ossia l’esimio poeta.  Le sperimentazioni dell’Autonomia sono state un crogiolo di innovazioni, stimoli didattici e autoaggiornamento,una surroga provvidenziale della mai avvenuta riforma. I corsi o sezioni sperimentali furono  sei tra cui gli indirizzi “Classico Moderno”(Copernico),”Linguaggi cinematografici” (Giuseppe De Santis),“Beni Culturali”(Raffaello). Improvvidamente falciate dall’allora Ministro Gelmini,una “stella” niente affatto fulgida, con evidente sollievo da parte dei miei successori! Il succinto “racconto” non per vanteria, solo per confermare l’assunto e il concetto degli articoli sopra citati: col mio pensionamento non è sembrato vero ai sopravvenuti di azzerare in toto quanto faticosamente costruito per ripristinare in fretta la “normalità”, complice l’infausta Gelmini; per tornare a “saper leggere-scrivere-tradurre”(trattandosi di un liceo classico). Il Covid 19 ha dato il colpo di grazia con l’abbrivio a una ingiustificata “riforma” mediante una diabolica o perversa “sperimentazione”: l’alta tecnologia e la didattica a distanza,la tastiera e lo schermo del computer anziché l’espressione del viso,la gestualità, il guardarsi in faccia (sic della Loggia,evviva!) No,con orgoglio anch’io (come della Loggia) mi dichiaro passatista: lezione in diretta e non in differita, “tattile” e non volatile. Mi permetto di citare il vecchio Verdi: “Torniamo all’antico e sarà un progresso”.Una provocazione: torniamo a Gentile e forse,finalmente,una riforma si farà! Quanto alla formazione della classe dirigente e ai prerequisiti culturali e professionali invocati negli articoli di riferimento, approvo sentitamente purché il concetto afferisca anche ai Presidi o Dirigenti che dir si voglia: siano anch’essi “riformati” unitamente alla  classe dirigente. “Riformati”(aggiornati) nei contenuti oltre che nella forma e nella parola: Dirigenti Scolastici olim Presidi (questa sì che è una conquista sul piano della formazione!)

 


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