“Il Comune di Gaeta ha interdetto l’accesso alla piccola spiaggia libera in fondo a Serapo, lato Fontania, da sempre molto amata e frequentata soprattutto dai più giovani. La motivazione ufficiale che apprendiamo dai cartelli è il rischio COVID. Una decisione grave, inaccettabile e ingiustificata, che conferma la fondatezza di tutti i nostri timori. Che fine hanno fatto i fondi regionali (122 mila Euro destinati a Gaeta!) stanziati per garantire la sicurezza sulle nostre spiagge? Come vengono impiegati? In quali tasche finiranno? I privati intanto incrementano i loro profitti adottando misure di sicurezza spesso discutibili, nella quasi totale assenza di controlli pubblici, introducendo spesso aumenti ingiustificati delle tariffe diversamente da quanto aveva garantito il Sindaco e continuando a trattare i loro dipendenti come schiavi con ritmi ancor più pesanti e i soliti salari da fame. Agli stessi di fatto è demandata la supervisione dei tratti di arenile libero a noleggio generando un evidente conflitto di interessi. Che vantaggio avrebbero mai costoro a limitare e regolamentare gli accessi? Ove sono assenti ristretti interessi privati da difendere si preferisce chiudere le spiagge. Per ovviare a questi problemi il Partito Comunista aveva chiesto l’impiego di dipendenti comunali assunti tramite l’istituzione di un’Azienda Speciale per garantire il libero accesso in sicurezza a tutti questi tratti di spiaggia e creare nuova occupazione per i tanti colpiti dalla crisi. Come al solito la Giunta Mitrano si conferma forte con i deboli e debole con i forti. ESIGIAMO RISPOSTE E SPIEGAZIONI IMMEDIATE SULL’ACCADUTO E SULLA GESTIONE DEGLI ARENILI. Ricordiamo ai cittadini che possono firmare la nostra petizione popolare per la gestione pubblica dei servizi cittadini chiedendo di sottoscriverla anche presso giornalai, tabaccai e nella nostra sede di via indipendenza 206 il martedì dalle 17:00 alle 18:30”.


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