Ghiozzi (Lega) attacca Salvetti: “Il sindaco è stato inopportuno ad attaccarci, il 25 aprile? La sinistra usa questa festa per dividere”

Attacco diretto del capogruppo della Lega in Consiglio comunale

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LIVORNO – Il capogruppo della Lega a Palazzo Civico si è scagliato duramente contro il sindaco Luca Salvetti a proposito di alcune dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino labronico. Il consigliere leghista non ha gradito le parole del sindaco:
“Gravi ed inopportune le parole del Sindaco durante le manifestazioni del 25 aprile rivolte contro il CentroDestra livornese. Ancora una volta la sinistra preferisce strumentalizzare questa festa per dividere piuttosto che affermare i Valori della Libertà propri di questa giornata. Nel suo intervento Salvetti sceglie di ricordare come esponenti del Centro Destra erano presenti alla Giornata del Ricordo in memoria delle vittime e degli esuli Istriani e Dalmati, senza però ricordare come sempre rappresentanti del medesimo schieramento come il sottoscritto Capogruppo della Lega, eravamo presenti, in prima fila, alla giornata della Memoria in ricordo della Shoah; forse quei morti erano avvenuti in un contesto storico diverso da quelli celebrati durante il 25 aprile? Non penso che i valori costituzionali che vengono ribaditi il giorno della Memoria siano tanto differenti da quelli ricordati durante la Festa della Liberazione”.

“Oltretutto sulla stampa avevamo speficato bene i motivi per cui non potevamo essere tutti presenti – continua Ghiozzi”-
Sterili e strumentali pertanto le sue parole che assumono un carattere di estrema gravità per il contesto in cui sono state pronunciate, utili a Salvetti solo per gettare discredito sullo schieramento a lui opposto sperando di denigrare il lavoro puntuale di opposizione portato avanti nel contesto politico-amministrativo che vede il Sindaco fallire su tutto il fronte.
Piuttosto il Primo Cittadino si sarebbe dovuto indignare, non solo per la presenza delle bandiere russe a sostegno di Putin, ma anche di tutte quelle bandiere con le falci e martello che sventolavano in piazza. Sinceramente aspettavamo da lui, durante il suo intervento, una presa di posizione chiara contro quei simboli emblema di una sanguinosa dittatura e rigettati anche  dall’Unione Europea senza se e senza ma” conclude il capogruppo della Lega.

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