LATINA – Sul caso degli accampamenti-degrado di via Don Morosini il segretario generale Roberto Cecere chiede un incontro al prefetto, ma il Comune una riqualificazione dell’area che andrebbe a migliorare la situazione di degrado e costituire progetti di coabitazione per gli attuali senzatetto.

La Cisl commenta così la situazione di degrado che si vive ormai da mesi: “Da molti mesi sulle panchine dei giardini della Piazza si sonno insediati senza fissa dimora con coperte, pentole e suppellettili improvvisate di vario genere, vivendo all’aperto sotto lo sguardo attonito di un quartiere intero”.

Il segretario della Cisl Roberto Cecere ha detto che “si tratta di persone che vanno tutelate e aiutate, non è possibile assistere ad un dramma umano del genere. La Cisl ha gli uffici poco distante e vie da sempre in quel quartiere, così abbiamo deciso di accendere i riflettori sul problema cercando di coinvolgere tutte le istituzioni per prendere misure all’altezza di una comunità civile. E’ inammissibile inoltre sottacere e avallare questa situazione di degrado che nel tempo porterebbe gravi conflitti sociali nel quartiere”.

Il Comune di Latina ha predisposto una task force che coinvolgerà i Servizi Welfare, Patrimonio, Decoro e Igiene urbana per affrontare la questione relativa agli insediamenti di persone senza dimora sulla passeggiata Sandro Pertini, in Via Don Morosini.

Ieri, alla presenza degli Assessori Francesca Pierleoni e Dario Bellini, si è svolta una prima riunione organizzativa in vista della riqualificazione dell’intera area. Gli interventi riguarderanno sia l’arredo urbano,con la predisposizione di nuove sedute nell’area della passeggiata, sia il verde pubblico. Saranno inoltre assicurati interventi costanti di igiene urbana da parte delle squadre di ABC.

Per quanto riguarda le persone senza dimora che sono solite accamparsi sulle panchine, per loro verrà avviato un progetto sperimentale da parte dei Servizi Sociali che, in collaborazione con il Patrimonio, individueranno degli alloggi nei quali inserire ospiti in coabitazione. Le persone saranno accompagnate, seguite e monitorate da operatori sociali dedicati. Il progetto permetterà di sperimentare la fattibilità degli
interventi di housing first che l’Amministrazione sta presentando a valere sui fondi PNRR.


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