Daniele “Buio” Ravieli – 49 anni – si vede raramente al palazzetto dello sport di Latina ma quando lo incontri è sempre una festa. Lui è nato nel 1973, fa parte di quella allegra nidiata di giocatori che hanno vinto il titolo italiano iuniores con la canotta del Cosmos Latina nelle finali di Santeramo in Colle vincendo tutte le partite. Era il 1972. Daniele è stato convinto, giovanissimo, ad abbracciare il basket da coach Marco Guratti che di talenti se ne intende. Si specializza nel ruolo di guardia e ala piccola in attacco, in difesa si oppone alla grande anche ai playmaker. Con Cosmos, Ab latina e Basket Ponza il rinomato “Buio” si caricava spesso la squadra sulle spalle, da ragazzino era da rendimento alterno poi ha mutato atteggiamento, l’ha fatto talmente bene da diventare un punto fermo. Giocatore inizialmente non dalla personalità devastante – una volta era agitato – si è calmato, diventando lucido e preciso, giocando partite da incorniciare. Ricordo una partita così bella: punti, tiri liberi, rimbalzi, palle recuperate e assist per un complessiva valutazione da far paura. “Buio” ha potuto scatenare i suoi garretti esplosivi soprattutto quando ha giostrato come guardia, in appoggio a un sempre lucido Zanier .Il suo tiro da fuori era particolare come esecuzione ma sicuramente preciso, il bagaglio tecnico è poi migliorato negli anni. L’esaltazione nell’uno contro uno, la propensione a raccogliere rimbalzi in attacco grazie al senso della posizione ed elevazione, entrata con velocità di esecuzione: questi i punti di forza di Daniele Ravieli.
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