Siamo campioni d’Europa, dopo una partita interminabile, finita ai calci di rigore.Ma quanta fatica,quanta tensione per quei calci di rigore.Com’è difficile tirarli. De Gregori nella sua stupenda canzone dice: ” Non aver paura di tirare un calcio di rigore”. E infatti bisogna essere forti. E invece ieri hanno sbagliato in tanti.Poi Donnarumma ci ha messo tutta la sua bravura e siamo campioni d’ Europa.Grazie Roberto Mancini per aver costruito una squadra con un’anima, che parla al cuore e alla ragione. Avevamo iniziato maluccio, poi siamo cresciuti e abbiamo imposto il pari.E’ brutto vincere o perdere ai calci di rigore, ma è così la legge del calcio.Quante lacrime alla fine. Lacrime di disperazione e di gioia.La tensione si scioglie ed anche Mancini ha pianto. Ripenso a quella notte del 1982 .Sono pasati 39 anni. Sono tanti.IL mio capo dello sport ,al TG 3 Lazio,Pietro Pasquetti, mi mandò a Nettuno per il ritorno trionfante di Bruno Conti. Pietro Pasquetti non c’è più da qualche anno, ma io ricordo, come fosse ora, quella gioia immensa dei cittadini di Nettuno, che abbracciarono Bruno Conti e poi le interviste. Grazie Pietro per avermi fatto fare il mio primo servizio sul trionfo azzurro. 39 anni sono tantissimi. Pietro non c’è più, così come Gianfranco Patrizi scomparso il 3 settembre di un anno fa . Fu lui il mio cameramen. Dall’alto del cielo, stanotte, sono sicuro che avete sorriso anche voi.Pietro era laziale io romanista, ma Pietro è stato un grande cronista,generoso, ricco di umanità e Gianfranco un grande tecnico,timido, ma di una bontà insuperabile. Era l’11 luglio, anche in quella occasione, quando l’Italia di Bearzot, contro tutto e tutti, alzò davanti a Sandro Pertini, la Coppa del Mondo. Il cittì azzurro, all’epoca, aveva soltanto due anni in più dell’attuale Commissario Tecnico, quel Roberto Mancini che ieri sera ci ha fatto tornare in piazza. Tutta l’Italia è scesa in strada,dimenticando, per un attimo, il covid che ci ha costretto a rimanere dentro casa per un anno e mezzo.Stanotte è tornata la passione, la voglia di stare insieme, di gridare Viva L’Italia, perchè, nonostante tanti difetti, quando riusciamo a tirare fuori il carattere, la voglia di prevalere,la grinta necessaria, allora siamo bravi e torniamo primi. Tutto lo sport unisce, ma il calcio ancora di più ed oggi, dopo tanti anni, siamo di nuovo campioni d’Europa e tutti siamo orgogliosi di essere italiani veri, così come il nostro caro Presidente, Mattarella! Viva L’Italia.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.