Vittorio Calvani, un calciatore che ha lasciato il segno, schivo e riservato al punto giusto. Nato nel 1939 ha giocato ad alti livelli nel ruolo di terzino con propensioni offensive. Nel suo palmares una Coppa delle Alpi vinta con il Genoa nel 1964. Calvani significa Hotel Garden, costruito a Latina in via del Lido nel 1967, su iniziativa di Roberto Calvani, intermediario immobiliare, consigliere comunale della Democrazia Cristiana sempre presente allo stadio comunale a tifare neroazzurro. Era molto conosciuto in città, in un momento di vero e proprio boom economico pensò di potenziare le strutture ricettive con una location sicuramente di buon livello per quei tempi, con tanto di piscina scoperta e campi da tennis in terra battuta. Roberto Calvani era un personaggio poliedrico, mentre il fratello Vittorio si distingueva nel calcio di primo piano con le maglie di Reggiana, Palermo, Genova, Bari, Livorno, Lanciano. Con i nerazzurri del Latina Calvani ha giocato solamente nella stagione 1966-67 – in serie D -, al comando l’allenatore Zeffiro Furiassi e quinto posto finale. Fu promosso in C il Pontedera che superò nel rush finale il Viareggio. Vittorio era cresciuto nel settore giovanile della Forti e Liberi, la squadra del Campo Boario, poi fu notato dal migliore talent scout dell’epoca: Walter Crociani. A metà degli anni settanta era facile trovare nella hall del Garden il presidente onorario del Latina Calcio Eugenio Cassinari, un uomo eclettico che vestiva con una vistosa pelliccia di leopardo, non disdegnando di affittare un aereo privato a Ciampino per bere un aperitivo a Montecarlo con i suoi amici più cari, specialmente la domenica. Eugenio si è poi traferito ad Antibes, in Costa Azzurra, dove è deceduto lo scorso anno. Erano gli anni della “Latina da bere”, con il ristorante Fioretto di Nilo Sangiorgi che faceva da cassa di risonanza. Il Garden piaceva alla gente in cerca di successo che non mancava di organizzare feste o usufruire della sala meeting, con tanto di lavagna magnetica usata anche dall’Ab latina come incontro pre-partita con tecnici e giocatori. L’albergo nel 2002 fu acquistato dall’imprenditore di Giulianello Antonio Sciarretta – presidente del latina Calcio – proprietario di cliniche, che aveva intenzione di trasformarlo in casa di riposo per anziani, ma non ottenne dall’amministrazione comunale il cambio di destinazione d’uso. Sciarretta trovò subito un compratore in Alberto Veneruso, giovane rampante che aveva fondato la Meccano Aeronautica a Cisterna, dopo la fuga della Good Year. La ristrutturazione del Garden avvenne quasi immediatamente, un look più moderno, molto apprezzato dal mondo imprenditoriale e dalle formazioni sportive.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.