I fratelli Zagni
La dinastia degli Zagni è cominciata con Alberto, passato da Latina al Banco di Roma, per finire ad Antonio, pivot di solo 1,92 ma con «attributi» da vendere. Alberto Zagni – classe 1950 – è stato uno dei primi giocatori pontini a rivestire «incarichi» di rilievo nel basket che conta. Ha cominciato a giocare nel capoluogo per poi vestire la maglia del Simmenthal Aprilia di coach Luciano Marinelli. Il Banco di Roma del
professor Nello Paratore – ex commissario tecnico azzurro – lo utilizzò per molti anni nel ruolo di ala, sino a raggiungere la Serie A2. Ha concluso la carriera con la Pallacanestro Latina in serie C nel 1980, l’anno precedente aveva giocato a Palestrina. Antonio – nato nel 1957 – ha cominciato a giocare nel vivaio dell’AB Latina. All’inizio non era certo un «fulmine di guerra», poi fu inserito stabilmente in prima squadra diventando il secondo lungo al fianco di Bruno Berton nel difficile Campionato di Serie B. I rimbalzi erano la specialità di Antonio, che arrivava a catturarne sino a dieci a partita. In difesa era una «mignatta», non si staccava mai dall’avversario sino a farlo letteralmente impazzire. A fine carriera è riuscito persino a migliorare il tiro che all’inizio non era poi così brillante. Lasciata Latina, Antonio è passato al Campobasso in compagnia di Bianchini e Cardinali.
Gli «Zagni brothers» hanno rappresentato un modo di giocare aggressivo e dirompente ma soprattutto uno stile di vita sul parquet. Talvolta si sono trovato uno fronte l’altro in derby infuocati. Mai una squalifica, mai un’ammonizione. Alberto ha lavorato alla Unipol Banca nel delicato ruolo di direttore, mentre Antonio è titolare di un avviato studio commercialista a Latina. Sui campi di basket si vedono poco.
Nella foto: Antonio Zagni, quarto da sinistra in piedi, con la Mobiltacconi Latina
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