La scuola sta alla base dell’educazione intesa nel contempo come emancipazione, metamorfosi, rivelazione e rivoluzione

60

La scuola è l’istituzione che sta alla base del progresso culturale, sociale e civile dell’Italia e degli italiani. Essa è garantita dalla Costituzione italiana che, approvata dall’Assemblea Costituente (22 dicembre 1947) e promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola (27 dicembre 1947), entrò in vigore il 1° gennaio 1948. Gli articoli, che riguardano la scuola e che non hanno bisogno di commenti, recitano: La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. (articolo 34); È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. […] (articolo 30); L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. […] (articolo 33); La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. […] (articolo 9).

Prima del 1948, aveva disciplinato la scuola italiana la legge Casati (1859), che venne applicata a tutta la nazione in seguito all’unificazione dell’Italia (1861) e che, pur essendo caratterizzata da un sistema classista in quanto costringeva i figli del proletariato alla rinuncia degli studi, nell’arco di un decennio aveva contribuito a ridurre l’analfabetismo dal 78% al 73%. Successivamente entrò in vigore la legge Coppino (1877), che prolungò la durata della scuola elementare a cinque anni con l’obbligo della frequenza dei primi tre anni, obbligo che venne portato fino a dodici anni dalla legge Orlando (1904). Nel 1923 venne approvata la riforma Gentile, la quale basata sull’idealismo di Benedetto Croce, diede alla scuola l’attuale assetto curriculare caratterizzato dalla separazione della cultura umanistica da quella scientifica, a causa della quale oggi la società italiana ne paga le conseguenze. Le successive riforme, e anche quelle più recenti, infatti, non ne hanno modificato sostanzialmente l’assetto, che continua ancora a ritenere lo studente un’entità passiva e non attiva della costruzione del proprio sapere. Coloro che hanno questa concezione  ritengono che si possa fare scuola con la didattica a distanza (DaD). Tuttavia, essa presenta delle pecche e dei difetti sostanziali perché non tiene conto che l’alunno ha bisogno del contatto fisico con i suoi simili e con gli insegnanti per poter maturare non solo individualmente ma anche socialmente.

La scuola è tante volte richiamata dalla carta costituzionale perché essa è lo strumento ideale e sostanziale che permette ad ogni cittadino di acquisire l’educazione necessaria per sapere distinguere i doveri dai diritti, per emanciparsi cioè per liberarsi dalle costrizioni e dall’assoggettamento altrui, per conseguire a ragione una trasformazione radicale che gli dia libertà di pensare e di fare, per sapersi orientare autonomamente, per socializzare, per confrontarsi con i suoi simili e, quindi, per contribuire personalmente al miglioramento di se stesso e della società in cui egli vive e lavora. Se la scuola

Francesco Giuliano


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteI fratelli Alberto e Antonio Zagni, buon sangue non mente mai nel basket
Articolo successivoRoma – Latina, colloquio Coletta – De Micheli ” Nessuna revisione al ribasso per il nostro territorio, l’opera si realizzerà “
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).