I personaggi del basket, coach Mimmo Biello ha conosciuto la bellezza dei tempi d’oro del cesto

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Coach Mimmo Biello e Cassino, un rapporto speciale . Era la fine degli anni ’80 ed inizio anni ’90, giocavamo in B2 ed il presidente Sergio Longo ingaggiò sulla panchina Sergej Belov, sette medaglie d’oro nelle massime competizioni internazionali da giocatore, primo non statunitense ad essere inserito nel Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.
Il “Divino” – così lo chiamavano – preferì Cassino a Mosca pur non potendo figurare come
primo allenatore causa mancanza del patentino, che per uno strano regolamento alla
fine non riuscì ad ottenere. Ed allora a sedere fianco a fianco del campione russo tornò proprio Mimmo Biello, deus ex machina della salvezza di Cassino nella stagione precedente ed a referto come primo allenatore. “Il rapporto con Sergej era fatto di lunghe conversazioni per cercare di capirsi su tutti gli aspetti del gioco, perché poi la domenica non
sempre eravamo vicini per poter scambiarci indicazioni” ricorda Biello. “Gli piaceva molto lavorare sul 5 contro 5 e sulle sessioni di tiro”. Una reminiscenza indelebile? “La salvezza ottenuta battendo Matera al primo anno con Cassino”, risponde senza esitazioni. “Era il 1989, riuscimmo a salvarci al primo anno di serie B, avevo giocatori unici come Gigi
Ranieri ed Armando Scalzone, persone che hanno dato molto alla mia vita e ringrazio con tutta la mia forza”. Da quegli anni a Cassino, decollò la carriera di Mimmo Biello come allenatore in giro per l’Italia, anche nel campionato femminile. “Sono abbastanza anziano, ho 58 anni ed alleno dal 1980. Sono un uomo del sud, abito a Latina e faccio l’insegnante, ho alle spalle una carriera lunga vissuta partendo dalle giovanili in Abruzzo ed arrivando nel 1987 a Cassino.Da lì è iniziata la scalata che mi ha portato ad allenare in serie B subito dopo un anno come assistente e rimanervi nel periodo d’oro della società Longo. Ho viaggiato molto nel mondo del basket, sono stato a Napoli, ad Afragola in serie C1, tornato a Cassino, sono arrivato ad Albano sempre in B ed ho vissuto due anni a Scauri lavorando nel settore giovanile. Sono approdato di nuovo ancora in B a Cassino, poi Frosinone, Veroli – in C Nazionale – tre anni a Campobasso. Poi, stanco del settore maschile, nel 2006/2007 sono stato tesserato in A2 femminile a Palestrina. Ho ricordi molto belli di quell’esperienza, un peccato sia finita causa questa la crisi economica che ha attanagliato il nostro progetto”.
Una carriera ricca, che dopo due anni di stop è ripresa senza sosta. “Sono stato chiamato dal Cassino, ho preso con entusiasmo in serie D quella squadra poi arrivata fino in A2. Con me mosse i primi passi di una cavalcata trionfale. Andando via sono stato ad Isernia per allenare in serie C, fino a che non ho ottenuto il trasferimento a Latina per lavoro e cominciato una collaborazione con la Benacquista nel settore giovanile”. L’ultima fermata è stata a Ferentino – in serie D – con quel club che dopo aver ceduto il titolo sportivo a Cagliari è ripartito con un nuovo progetto.“La chiamata di Ferentino mi ha fatto venire un brivido perché non volevo più allenare, dopo 39 anni di attività pensavo di fermarmi. Devo ringraziare Giorgio Fiorini, mi ha convinto ed ha fatto bene viso che abbiamo ottenuto la promozione in C” .


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.