Il film “Il professore cambia scuola” è un’acuta disamina sull’importanza della professionalità degli insegnanti

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Titolo: Il professore cambia scuola

Titolo originale: Les grands esprits

Regia: Olivier Ayache-Vidal

Sceneggiatura: Olivier Ayache-Vidal

Musiche: Martin Caraux

Produzione Paese: Francia 2017 (nelle sale italiane da febbraio 2019)

Cast: Denis Podalydès, Abdoulaye Diallo, Pauline Huruquen, Alexis Moncorgé, Tabono Tandia, Léa Drucker, Emmanuel Barrouyer, Zineb Triki, François Petit Perrin, Marie Rémond, Charles Templon, Mona Magdy Fahim, […]

Il film Il professore cambia scuola, trasmesso su Rai3 giovedì 15 aprile in prima serata, è stato distribuito nelle sale italiane nel 2019, due anni dopo la sua produzione in Francia e un anno prima della pandemia Covid-19. Diretto dal regista Olivier Ayache-Vidal che ne ha scritto anche la sceneggiatura, esso descrive un contesto che riguarda la scuola, l’importanza del luogo dove è situata la scuola, la didattica e la professionalità degli insegnanti. Nell’attuale stato pandemico prodotto dal virus Sars-Cov2 che ha costretto i Governi di diversi Paesi europei a chiudere le scuole di ogni ordine e grado e fare adottare dagli insegnanti la ormai famosa Didattica a Distanza, nota con l’acronimo di DaD, questo film sottolinea in modo anche drammatico come questa strategia didattica non potrebbe essere efficace in scuole ubicate in certi contesti scolastici, quali possono essere quelli periferici e multietnici. Questi contesti devono, infatti, tener conto del disagio degli studenti derivante dalle condizioni familiari e dall’indigenza. François Foucault (Denis Podalydès) è un  professore di letteratura francese presso il prestigioso Liceo Enrico IV al centro di Parigi. Per la preparazione e per la passione che dimostra nell’insegnamento gode di ottima stima tra i suoi studenti che seguono con precisione i suoi dettami. Una sera, Foucault, partecipando alla presentazione del libro di suo padre, conosce una funzionaria del Ministero della Pubblica Istruzione, alla quale confida che, per risolvere il problema dell’insegnamento/apprendimento nei licei di periferia sarebbe necessario che il Ministero nominasse solo professori didatticamente validi e con consolidata esperienza. Non l’avesse mai fatto! La funzionaria prende il suggerimento di Foucault alla lettera e, conoscendo le abilità didattiche del professore, lo propone ai suoi superiori amministrativi, costringendolo di fatto ad accettare il trasferimento di un anno  presso un liceo di una banlieue. Il professore dunque cambia scuola dove, sin dal primo giorno, si viene a trovare dinnanzi ad una situazione diversa, completamente opposta a quella in cui aveva insegnato sino al giorno prima. Da un contesto brillante e soddisfacente in cui gli studenti, provenienti da famiglie agiate e culturalmente emancipate, mostrano impegno e motivazione allo studio va a finire in una situazione insopportabile dove gli studenti non sono per niente scolarizzati e motivati e non hanno familiarità con la cultura. In un primo momento il professore preso da sconforto e da collera reagisce in maniera inopportuna, non idonea, ma poi si rende conto che il metodo di insegnamento che utilizzava nel Liceo Enrico IV non è adatto per questo tipo di studenti. Comprende che deve avvalersi di strategie di natura psicologica che siano consone ai loro modi e comportamenti. Il regista ha saputo scegliere il poliedrico attore Denis Podalydès che, da instancabile istrione del cinema e del teatro francese, ha dato sfogo ad un’interprezione magnifica e sagace vestendo con impeccabilità le vesti del professore Foucault, che ha fatto comprendere che per insegnare non solo è necessaria la profonda conoscenza della disciplina ma sono fondamentali sia l’intelligenza empatica sia la capacità didattica dell’insegnante, le quali solo con la presenza fisica possono fare ottenere il risultato sperato.

Filmografia

Undercover (2002), Coming-out (2005), Mon dernier rôle (2006), Hotel du Cheval blanc (2008), Benvenuti in Cina (2013).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).