Il Livorno Calcio ancora in balia degli eventi, si attende una svolta ufficiale

La cessione sembra in parte conclusa, ma i tifosi non credono più alle notizie ufficiose

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Aldo Spinelli, presidente uscente del Livorno Calcio

I giorni passano veloci, ci avviciniamo sempre di più a quel 27 settembre che segna un punto importante per tutti i tifosi: inizio del campionato di Lega Pro stagione 20/21.

Si riparte è un eufemismo, dopo trattative societarie andate a vuoto, un quasi-presidente arrestato e uno forse mai esistito, ora un flebile sole sembra avvolgere il glorioso tempio ardenzino e quella maglia color amaranto che vive nel cuore di ogni tifoso labronico.
Sembrerebbe, qui vige il condizionale, che la Banca Cerea abbia finanziato un’operazione con quattro imprenditori ad oggi senza un nome, né un volto e che l’era Spinelli, dopo 21 anni, stia per giungere al termine.
Le firme dal notaio sembrano essere state apposte per la cessione del 69% delle quote,  il restante ad oggi risulterebbe sempre nelle mani del patron Aldo Spinelli e di suo figlio Roberto.
Questo 31% a giorni dovrebbe essere ceduto a Rosettano Navarra, ex Presidente del Frosinone,  nonché di Pesaro , Fano e Ferentino. Quest’ultimo paese di nascita dello stesso, portato dalla terza categoria fino alla serie D.
Un uomo deciso e amato in luoghi dove è stato, queste le voci che circolano negli ambienti calcistici, ma il tifoso ha diritto di sognare e vuole certezze, urge recuperare il tempo perduto. I tifosi auspicano che questi quattro imprenditori e Navarra si riuniscano presto per formalizzare il nuovo organigramma e nominare il prima possibile il Presidente che guiderà la società A.S. Livorno Calcio 1915.
Ad oggi nessuna conferma o dichiarazione ufficiale, è noto solo che la squadra, dopo i tamponi risultati negativi,  ha ripreso gli allenamenti agli ordini di Mister Alessandro Dal Canto, dei suoi collaboratori e del futuro DS Raffaele Rubino, già operativo ma così come il Mister, non ufficiale.
La piazza aspetta rinforzi, serve un mercato ambizioso, i supporter chiedono di non affidarsi  alle solite scommesse e volti noti ormai in dismissione.
Il tifoso amaranto vuole vedere sputare sangue ai propri calcatori, uomini che ci mettono il cuore e che finiscano la partita con la maglia impregnata di sudore.
La fiducia va conquistata con i risultati, con prestazioni maiuscole e giocatori veri.
Ad oggi la squadra è la stessa retrocessa poche settimane fa, nessun volto nuovo. Occorre subito un portiere di esperienza, un terzino destro, un paio di centrocampisti e un attaccante vero, un bomber di razza, come si direbbe gergalmente.
In più serve cedere chi non rientra più nei piani societari, vedi Bogdan, che ha inviato un certificato e che ha esplicitamente ammesso di non voler stare a Livorno. Ma la tifoseria si scaglia anche contro nomi quali come Mazzeo, Braken, Porcino , Morelli, Marie Sainte, autori di prestazioni insufficienti ogni volta che sono stati chiamati in causa .

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Giovane studente toscano, aspirante giurista italo francese, attualmente vivo a Parigi. Nonostante la distanza fisica non ho perso di vista il mio territorio, verso il quale nutro un interesse atavico. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, al momento gestisco la sezione toscana della testata oltre ad altre collaborazioni sporadiche.