Archi, capitelli, colonne, voi non siete che forme dello spirito, la sintesi (…) perché voi siete tutti insieme l’Armonia. E quando forse gli uomini non parleranno più di Lui continuate voi a parlare , o pietre.                       David Maria Turoldo

Il vento che soffia muove nella mente e nell’anima ricordi antichi, permette alla memoria di viaggiare nel nostro passato prossimo e remoto. Abbazia non è soltanto quell’edificio che ospita una comunità di religiosi (uomini e donne) governata da un abate, ma un luogo propizio al silenzio, all’ascolto, alla preghiera e alla riflessione. Infatti le abbazie, soprattutto quelle cistercensi, evocano e trasferiscono in chi le visita l’esperienza del silenzio che è riconciliazione con sé e con il mondo.

Per i nati in terra lepina l’abbazia per eccellenza è quella  di Fossanova, (piccola  frazione del Comune di Priverno), oltre a quella di Valvisciolo nel Comune di Sermoneta. Un’abbazia cistercense, quella di Fossanova, che, per molti di noi, è stata ed è una delle pietre portanti della memoria della nostra infanzia, adolescenza e gioventù, un’opera d’arte che ci ha aiutato e aiuta a trovare uno sguardo nuovo sulla vita e sul mondo che ci circonda.

Per comprendere Fossanova in maniera sintetica occorre utilizzare il linguaggio splendido della luce, del silenzio  e della preghiera: tre ingredienti che si intrecciano con la storia, l’arte e la spiritualità del luogo. Fossanova, come architettura sacra, sa parlare e comunicare con il linguaggio della luce. La luce, che penetra attraverso le pietre dell’abbazia per vincere  l’ombra, giunge al cuore di ogni persona, credente e non, ed è un bel racconto da leggere e da contemplare.

Il silenzio si intreccia con l’ascolto interiore, l’ineffabilità e la riflessione interiore. Quando si entra nell’abbazia con il silenzio si sperimenta la vicinanza con qualcosa che trascende, ci si ritrova solo con se stessi ed è possibile meditare e pregare. Con la preghiera, chi entra nell’abbazia ha la possibilità di conversare con Dio, di tessere un dialogo con lui, di incontrare l’invisibile.

L’abbazia di Fossanova, per le folate di vento da intercettare, significa, grazie alla luce, al silenzio e alla preghiera, “abitare il tempo” perché è un luogo dove si può trovare, arte, storia e fiumi di canti e di preghiere.

 

 

 


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