Titolo: Illusioni perdute
Titolo originale: Illusions perdues
Regia : Xavier Giannoli
Soggetto : dal romanzo di Honoré de Balzac
Sceneggiatura : Xavier Giannoli, Jacques Fieschi
Produzione Paese : Francia 2021
Cast: Benjamin Voisin, Cécile de France, Vincent Lacoste, Xavier Dolan, Salomé Dewaels, Jeanne Balibar, Gérard Depardieu, André Marcon, Louis-Do de Lencquesaing, Jean-François Stévenin, […]
Lucien Chardon, ovvero Lucien de Rubempré (Benjamin Voisin), è un giovane come tanti che, nella Parigi degli anni del XIX secolo successivi al Congresso di Vienna (1815) – e quindi, in piena Restaurazione -, si diletta a scrivere poesie, immerso nella natura della campagna di Angoulême. Per lui la poesia è sacra, la sua religione, ed è per questo suo sentimento che lascia il lavoro presso la tipografia gestita dalla sorella con la speranza di pubblicare a Parigi la sua raccolta di poesie, Les marguerites, ispirate alla sua amante, Louise de Bargeton (Cécile de France), una bella nobildonna sposata, molto più grande di lui. Tuttavia, il tentativo di farsi notare con l’aiuto di Louise, nella città tanto sospirata, fallisce tant’è che abbandonato a se stesso Lucien tenta di cavarsela da solo, convinto che il giornalismo e i libri servano ad informare le persone sull’arte, sul mondo, …. Conosce casualmente il redattore Étienne Lousteau (Vincent Lacoste), che gli confessa che il suo lavoro è arricchire gli azionisti del giornale, e …. che la nostra linea editoriale è semplice, il giornale prenderà per vero tutto quello che è probabile! Con il suo aiuto Lucien incomincia ad avere successo, un grande successo. Infatti, il suo capo del giornale Le Corsair, Finot (Louis-Do de Lencquesaing), lo battezza giornalista, nel nome della malafede, del pettegolezzo e degli annunci pubblicitari.
Lucien, purtroppo, deve abbandonare le sue illusioni collegate alla poesia, ed accettare compromessi e compravendita di articoli riportanti notizie false – pari alle fake news attuali. In definitiva, abbagliato dalla popolarità inaspettata, Lucien perde il suo equilibrio e la sua purezza manipolando la verità a proprio vantaggio oltre che economico anche sociale. Infatti, viene ammesso negli ambienti nobiliari da cui prima era stato rifiutato, e da cui si “alimentano” i personaggi peggiori della società che vivono di pettegolezzi che fanno solo rumore.
Illusioni perdute narra il dramma umano, dunque, di un giovane che si vende al migliore editore offerente abbandonando i suoi sogni, i suoi ideali, la sua integrità morale, rovinando in un mondo dove tutto può essere comprato o venduto, a vantaggio del successo letterario e del tornaconto personale. Il regista Xavier Giannoli ha commentato il suo film dicendo che: Il romanzo di Balzac rivela la matrice del mondo moderno, il momento in cui un’intera civiltà era sul punto di cedere alla legge del profitto. Volevo prolungare quel gesto grazie al cinema, prendendomi, rispetto al testo originale, delle libertà che mi permettessero di esprimerne lo spirito.
Per merito di una sceneggiatura articolata in una concatenazione di eventi dagli aspetti problematici, per l’apporto recitativo ritmico-espressivo di attori valenti tra cui Benjamin Voisin – nelle vesti del protagonista -,Vincent Lacoste, Xavier Dolan e Gerard Depardieu, quest’ultimo nei panni dell’editore Dauriat, che non sa né leggere né scrivere – fatto paradossale che rivela tantissimo altro che la dice lunga sullo stato delle cose di quel periodo -, e per la fedele ricostruzione dello sfarzo di tratti scenografici che fanno ricordare il Gattopardo di Luchino Visconti, il film scorre in modo fluido, limpido, chiaro, attraente e coinvolgente, a volte ironico o allegro, a volte malinconico o drammatico, e senza discordanze, e confeziona una disamina mordace di quella società, retta da un potere politico sottoposto a quello economico, che usava la stampa per acquisire consenso e incutere inquietudine, dove la becera corruzione era la vera e meschina regista di ogni cosa. E nel fare questo la narrazione allude sagacemente, mordacemente e senza ombra di dubbio alla società contemporanea di cui mostra perfettamente la stessa fisionomia.
In concorso per il Leone d’oro, Illusioni perdute è stato presentato alla 78^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Filmografia:
Corpi impazienti (2003), Une aventure (2005), Quand j’étais chanteur, À l’origine (2009), Supoerstar (2012), Marguerite (2015), L’apparizione (2018).
Francesco Giuliano
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