E’ durato circa due ore l’interrogatorio di Fabio Trabacchin, il 35enne che ha confessato di aver ucciso la moglie, Elisa Ciotti, al culmine di una lite.L’uomo è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, Giorgia Castriota. Assistito dagli avvocati Luca Melegari e Fabrizio Mercuri,ha risposto a tutte le domande,mostrandosi collaborativo con gli inquirenti.
L’esame è stato comunque difficile, perché ci sono stati momenti in cui l’uomo non ricordava. “Ho dei buchi, dei vuoti di memoria, la nebbia in testa“, così ha giustificato le parti mancanti del racconto.Ha comunque spiegato i motivi dell’ultimo litigio. Elisa Ciotti voleva che passasse qualche tempo con la bambina, ma lui non accettava che la moglie restasse sola. I due erano separati da un anno, ma avevano continuato a vivere insieme. Un altro motivo del contendere era che Trabacchin non voleva che la bambina trascorresse del tempo con alcuni parenti di lei.
Sul momento dell’omicidio il vuoto diventa totale, nonostante sia stato lui a raccontare di aver preso il martello e di averlo usato, non ricorda come e neanche poi di averlo buttato. Dopo il delitto ha fatto quello che era solito fare la mattina, si è preparato per andare a lavoro, ha fatto colazione, ha gettato la spazzatura. Poi si è messo in macchina ed è stato raggiunto da alcune telefonate. Ha parlato anche con il cognato e si è convinto a tornare a casa, dove ad attenderlo c’erano i carabinieri che lo stavano cercando.
Un interrogatorio angosciante, specialmente quando Trabacchin ha parlato della figlia. Ha detto che ricorda di averla vista mentre litigava con la moglie, ma non dopo,quando si è preparato per uscire. La piccola è stata affidata alla famiglia del padre ed ancora non è stata ascoltata dagli inquirenti.

Intanto è stata eseguita l’autopsia sulla salma della vittima, dal medico legale, Vincenza Liviero, di Roma. Gli avvocati della difesa hanno nominato un proprio consulente, il dottor Manciocchi. Da una prima valutazione il colpo con il martello sarebbe stato decisivo per una morte istantanea della povera Elisa.


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