Roma- Positivo al Coronavirus, il primo italiano. Il paziente è attualmente ricoverato all’istituto Spallanzani, di Roma, con “modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”.
L’Istituto superiore di Sanità (Iss) ha appena comunicato alla task force del Ministero della Salute l’esito positivo del test di conferma per il coronavirus su uno dei rimpatriati italiani da Wuhan, messo in quarantena nella citta’ militare della Cecchignola. Lo comunica lo stesso Iss precisando in una nota che il paziente e’ attualmente ricoverato all’istituto Spallanzani con “modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”.
E’morto, invece, il medico eroe, Li Wenliang, il medico che per primo aveva lanciato l’allarme in Cina lo scorso Dicembre sul Coronavirus.
Oltre 28mila i contagi in cina ma aumenta il numero delle persone guarite, mentre i deceduti sono saliti a 565.
Il Vicedirettore dell’unità operativa di terapia intensiva dello Spallanzani, dottoressa, Luisa Marchioni, di origine sermonetana, durante una conferenza presso l’Istituto riguardante il Coronavirus, dichiara:“Le condizioni cliniche dei due cittadini cinesi restano invariate, stanno ricevendo terapia sperimentale. I due cittadini cinesi provenienti da Wuhan continuano a essere ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell’Istituto. Dal 4 Febbraio stanno ricevendo una terapia antivirale sperimentale, ma la prognosi rimane riservata. Questi farmaci sono indicati dall’OMS come i più promettenti sulla base dei dati disponibili. In caso di ulteriori sviluppi seguiranno aggiornamenti”.
20 le persone infette a bordo della nave da crociera in quarantena al largo delle coste. 35 gli italiani a bordo, ma la Farnesina rassicura che nessuno di loro è stato contagiato dal virus.
Negli aeroporti, principali, sono stati installati termoscanner per il controllo della temperatura corporea e 628 volontari operano per tenere sotto controllo la situazione.
l’Oms dichiara:”Non ci sono terapie efficaci conosciute”.
Nel frattempo un team di ricerca, cinese, ha annunciato “un’importante scoperta”: si tratta dei risultati positivi emersi da due farmaci, l’Abidol e il Darunavir, che possono “effettivamente inibire il virus” nelle cellule in vitro.
Il Direttore Generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il briefing quotidiano da Ginevra, dichiara:”Servirà tempo per il vaccino. Dobbiamo essere guidati dai fatti, non dai rumors”, ha aggiunto, invitando in questa fase a curare al massimo l’igiene personale, come prevenzione.
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