La Bella e la “Bestia”

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Medici in manifestazione a Firenze (foto da Chi si cura di te? - Firenze)
Una combo con le foto del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara (S) e la dirigente scolastica del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino (D), 23 febbraio 2023.
ANSA

Da ex preside o dirigente che dir si voglia di un liceo plaudo con gioia al “pensiero e azione” della dirigente di Firenze, al suo coraggio civile nonché sicure qualità professionali, al messaggio squisitamente “didattico” e concettuale trasmesso agli alunni, all’esempio per quei docenti sulla sua stessa linea d’onda. Alla ideale provocazione a/per quei dirigenti senza infamia e senza lode non considerando la specie, si spera esigua, oscura e indegna del ruolo. Una “lettera scarlatta” tale da fare arrossire i colleghi “ignavi”, inorgoglire e incoraggiare quanti ne condividono la passione e l’ideologia(!),finalmente, adatta a demolire quel tal fantoccio del cosiddetto ministro idest Mr. Fasullo di fatto un uomo di paglia che davvero non fa onore a una scuola, purtroppo, di per se stessa del disonore considerata la perdurante arretratezza, a tutt’oggi attestata sul consunto e ripetitivo iter non fosse vivaddio per lo stuolo di quei docenti d’eccellenza grazie ai quali l’istituzione scuola del paese si sor-regge. Personalmente e politicamente proporrei le dimissioni di cotal ministro il cui ruolo nonché funzione appaiono pressoché risibili, dunque, sconcertanti fermo restando che la genìa dei suoi predecessori non è stata esaltante se non per sparute e fugaci apparizioni vedi Tullio De Mauro e Berlinguer i quali, con buona ragione, da pari loro elegantemente “svicolarono”! Dunque onore al merito alla dirigente toscana una dirigente “donna per tutte le stagioni”, una salutevole eccezione nello sbiadito panorama dirigenziale scolastico alla quale mi pregio rappresentare il mio compiacimento con l’augurio di un proficuo, combattivo e “rivoluzionario” lavoro, ancor più per il suo messaggio diretto conciso vivaddio dissacrante! A lei una doverosa dedica da spendersi a suo piacimento!
“Ogni maestro deve imparare a smettere di insegnare, quando ne è giunto il momento. E’ questa un’arte difficile. Pochissimi sono in grado di farsi sostituire, a tempo debito, dalla realtà. Pochissimi sanno quando hanno finito di insegnare. Certo è duro stare a vedere come lo scolaro, dopo che si è tentato di risparmiargli gli errori che abbiamo commesso noi stessi, oramai fa proprio quegli errori. Se è brutto non ricevere consigli, altrettanto brutto può essere non avere il diritto di darne”.(B. Brecht, Me-Ti Libro delle svolte).
(gimaul)


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