“La coalizione dei LIBERI … di farsi i ca..i propri”

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TERRACINA – Mi sforzo di comprendere alcuni slogan degli ex amministratori, come quello che fa riferimento alla “coalizione dei liberi”.

Da giorni cerco di afferrare il vero significato di quest’affermazione ma non riesco a trovarne uno plausibile.

I Liberi cercano di liberarsi da chi, se per quattro anni hanno fatto come gli pareva e piaceva?

Negli ultimi tre circa l’ex sindaco pur di mantenere la poltrona s’è inventato  giunte tecniche, giunte civiche, giunte semi civiche – politiche – tecniche, arrivando anche a  chiedere alla rappresentanza consiliare di sinistra di organizzare insieme una amministrazione di salute pubblica.

Mesi e mesi per giungere poi alla genialata finale: coinvolgere nel governo terracinese l’amato nemico politico Numero 1, quello che diventerà poi vice sindaco.

Colui che con la sua milizia fino ad un minuto prima delle storica decisione cingeva d’assedio il sacro sacello sindacale con interpellanze, mozioni, missioni segrete a caccia di firme per far decadere l’usurpatore  di via degli Uffici.

All’ex vice sindaco dalla chiamata alle armi bastarono pochi minuti per decidere il salvataggio di una giunta in decomposizione: il tempo di una telefonata per chiarire se era nominabile alla carica di assessore e l’ex usurpatore diventava improvvisamente il liberatore della città dal pesante giogo degli stranieri accampati alle porte del Comune di Terracina.

Da quel momento i protagonisti del tradimento, quello vero, a danno dell’elettore del centro destra e della città iniziano finalmente a respirare l’ARIA della riottenuta  LIBERTA’.

Ma se la libertà negli anni scorsi era stata riottenuta, sacrificando amici d’infanzia e l’orgoglio di appartenere ad una comunità politica che del tradimento ne ha sempre fatto una ragione di vita, mi interrogo e non trovo una motivazione valida perché la gioiosa armata procacciniana – sciscionana oggi nelle piazze grida ancora alla LIBERTA’ da ritrovare?

L’ex Primo afferma che quella che stanno scrivendo sarà una pagina storica per la città, credo invece che Terracina e i terracinesi mai nel loro passato recente abbiano subito un’umiliazione politica di tale biblica dimensione.

Infatti, mai si era vista a Terracina la gigantesca campagna di disinformazione della realtà posta in campo dagli sfiduciati.

Mai, neanche al tempo della “Cortina di Ferro” Terracina ha vissuto una mistificazione della realtà così rozza ma efficace: traditori che si fanno passare per traditi, incalliti voltagabbana e transumanti per convenienza da un partito all’altro e da una coalizione all’altra, che pretendono con la menzogna di tornare indefessamente ad essere liberi.

Allora io dico: liberi da che e da chi?

Forse dal voler continuare a farsi i ca..i propri senza essere disturbati?

Ecco, questa mi sembra l’ipotesi più probabile, rispetto l’epico richiamo alla LIBERTA’ da conquistare.

Serpantibus Terracinensis


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