LATINA – Si apre la stagione della guerra di posizione all’interno del Pd a livello provinciale: obiettivo nemmeno troppo nascosto quello di minare la leadership del Senatore Moscardelli e portare all’elezione di un nuovo segretario provinciale al posto del setino Salvatore La Penna.
Un progetto che mette insieme diverse anime e vede come capofila quello che a lungo, nella visione dei dirigenti del Pd pontino, è stato il sindaco in pectore di Latina: il consigliere regionale Enrico Forte, salvo poi non vederlo nemmeno al ballottaggio.
Proprio dai mancati ballottaggi a Latina e Terracina parte il documento dei frondisti che puntano a mettere all’angolo il potere moscardelliano e i dirigenti a lui legati che finora hanno fatto il bello e cattivo tempo nella segreteria provinciale di Latina.
“Le elezioni amministrative appena celebrate – scrivono nel loro documento esponenti del calibro del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici, del peso dei Consiglieri Regionali Enrico Forte e Rosa Giancola, del carisma di Giorgio De Marchis, Nicoletta Zuliani, Giovanni Bernasconi, Fabrizio Porcari, Enzo De Amicis e Claudio Lecce o come l’ex sindaco di Sermoneta Antonio Scarsella – ci consegnano un quadro preoccupante della vita interna al nostro partito: la conquista di molti comuni non è sufficiente a celare la gravità dei casi di Latina e Terracina, cartine al tornasole di una grande mancanza di progettualità, di anima politica nella conduzione dell’azione del partito. Il Pd è nato dall’incontro delle maggiori e più solide culture politiche italiane: quella del comunismo italiano, dei cattolici-democratici e del socialismo riformista. Tutto ciò in provincia di Latina non si è mai realizzato. Siamo convinti che solo dalla valorizzazione delle differenze, della partecipazione di donne e uomini libere può risiedere il nucleo fondativo del Pd.
Non possiamo, perciò, più tollerare una concezione padronale della vita interna al partito. Vogliamo ripartire dal Pd per dargli un’anima. Per questo intendiamo ribadire che esiste un’altra idea di società, di inclusione e di partecipazione democratica nel Pd e nella vita pubblica. Ci aspettano sfide dirimenti per il futuro dell’Italia e del nostro territorio, a partire dalla campagna referendaria che ci vedrà fortemente impegnati nella costruzione di comitati aperti e promossi dalla società civile.
C’è un’area profonda del malessere sociale che non possiamo tralasciare: le fragilità sociali, le difficoltà che attraversano il terzo settore, i temi dell’associazionismo e della cultura devono vederci impegnati ed essere presenti promuovendo una classe dirigente all’altezza di queste aspettative. Per noi non esiste l’antipolitica: pensiamo, invece, che l’unica differenza possibile sia tra la politica buona e quella cattiva.
Il nostro territorio è per vocazione generoso, naturalmente dedito all’integrazione e all’accoglienza e sarà chiamato, nei prossimi mesi, a gestire con equilibrio e solidarietà questi temi. In questo senso la visita dei maggiori capi di Stato europei all’isola di Ventotene ci consente di ribadire una nuova idea di Europa mettendo l’Italia al centro e alla nostra Provincia di essere anch’essa protagonista del dibattito.
Alla luce di questa nuova idea di Europa il tema non può che essere come può ripartire lo sviluppo di questo territorio e quindi: il tema delle infrastrutture, del turismo vanno sempre più coniugati al richiamo di una maggiore responsabilità dei nostri amministratori, investiti da grandi innovazioni legislative regionali e nazionali, e che sono chiamati a guidare le proprie comunità all’interno di una nuova idea di sviluppo.
Sentiamo quindi la necessità di dare vita, nelle prossime settimane, ad iniziative tematiche su tutto il territorio provinciale. Riteniamo altresì indispensabile dare seguito ad una azione di ascolto – circolo per circolo – valorizzando competenze, esperienze finora svilite ed umiliate per costruire un Pd di tutti e non di pochi”.
Il documento è sottoscritto da Dirigenti, amministratori, iscritti al Pd.
Come detto al documento e quindi alla fronda hanno già aderito: Sesa Amici, Enrico Forte, Rosa Giancola, Giovanni Bernasconi, Carla Amici, Nicoletta Zuliani, Fabrizio Porcari, Paolo Valente, Ernesto Schiano, Maria Civita Paparello, Biagio Rizzi, Nicola Grossi, Giorgio De Marchis, Francesco Carta, Claudio Sperduti, Enzo De Amicis, Marco Fioravante, Augusto Narducci, Emiliano Scinicariello, Maria Innamorato, Stefano Recchia, Lucio De Filippis, Claudio Lecce, Fabrizio Mattioli, Renato Campoli e Antonio Scarsella.
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