Titolo: La lunga corsa
Regia: Andrea Magnani
Sceneggiatura: Andrea Magnani
Musica: Fabrizio Mancinelli
Produzione Paese: Italia, Ucraina, 2022
Cast: Adriano Tardiolo, Giovanni Calcagno, Barbora Bobulova, Nina Naboka, Aylin Prandi, Stefano Cassetti, Stefano Cassetti, Gianluca Gobbi, Maxim Kostiniun, […]
Il 28 novembre alla XL edizione del TFF-Torino Film Festival è stato proiettato il secondo lungometraggio di Andrea Magnani come regista, La lunga corsa unico film italiano in concorso, che sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane nella primavera 2023.
In carcere perché figlio di due detenuti, Giacinto [Adriano Tardiolo, già protagonista del film Lazzaro felice (2018) di Alice Rohrwacher, e Maxim Kostinius da bambino], non solo vi è nato ma anche c’è cresciuto. È libero di volare via, ma è decisamente impreparato e impossibilitato a farlo. Trascorre l’infanzia, l’adolescenza, e poi spegne sulla torta 18 candeline in quella che nonostante le sbarre è la sua “casa”, dove Jack (Giovanni Calcagno), il capo dei secondini, è un burbero ma premuroso “papà”… . Lavorando sull’eccentrica leggerezza di cui si nutriva il film Easy – Un viaggio facile facile (2017), Andrea Magnani costruisce la favola divertente e surreale di Giacinto: un bambino, poi giovane adulto, che non conosce la grammatica del mondo e ne ha paura. Un outsider bizzarro e gentile che scoprirà, nelle proprie gambe e nella Lunga corsa del titolo, il paio d’ali di cui ha sempre avuto bisogno.
Il regista (per il film Easy – Unviaggio facile facile ha ricevuto una nomination per migliore regista esordiente al Davide di Donatello 2018 e una nomination al Pardo d’Oro 2018) scrive in una nota del film: L’ispirazione per la storia di Giacinto mi è venuta pensando alla mia infanzia e al luogo in cui sono cresciuto, una città che sentivo molto piccola e sempre immobile. Le persone nascevano, vivevano la loro vita e morivano nello stesso posto: mai, o di rado, si avventuravano al di fuori di quel mondo. Sembravano accontentarsi della sicurezza del loro habitat, mentre per me passavano l’esistenza in una gabbia:questo spesso accade perché abbiamo paura di crescere, di vivere davvero e di fare delle scelte. Ho trasformato questa storia in una sorta di favola, dove il carcere all’inizio è il luogo idealizzato degli affetti, visto attraverso gli occhi di un bambino. Ho scritto un trattamento già una ventina di anni fa e ci sono tornato solo dopo l’uscita del mio primo lungometraggio, Easy–Un viaggio facile facile. Mi era mancato il coraggio di riprendere in mano una storia così vicina a me eppure così lontana nel tempo, ma infine il processo di scrittura si è rivelato molto spontaneo,così come la scelta del cast principale.
Il film è anche in concorso alla XXVI edizione del Tallinn Black Nights Film Festival (2022) e fuori concorso alla XXXIV edizione del Trieste Film Festival (2023)
Filmografia
Easy – Un viaggio facile facile.
Francesco Giuliano
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