L’Isis ha rivendicato l’attacco di ieri all’aeroporto di Kabul, che ha causato quasi 200 morti e circa altrettanti feriti; 13 i miliari Usa rimasti uccisi (10 erano marines) e tre di nazionalità britannica di cui uno un bambino. Risponderemo «con forza e precisione» in Afghanistan, ha detto Biden. Il presidente Usa in lacrime ieri nel suo discorso tv: «Ve la faremo pagare: siamo pronti a inviare altre truppe se necessario e l’evacuazione va avanti», ha assicurato. Gli Usa temono altri attacchi. Oltre 100 mila finora le persone tratte in salvo dal Paese asiatico coi ponti aerei dal 14 agosto. E da Regno Unito il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace a Sky News annuncia: «Ci aspettiamo altri attacchi con razzi o autobomba». La Spagna, invece, le ha concluse. Anche il presidente americano Joe Biden e la sua vice Kamala Harris sono stati avvertiti questa mattina dai loro team della sicurezza nazionale «che un altro attacco terroristico a Kabul è probabile». Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca, citato dalla Cnn, aggiungendo che «i prossimi giorni di questa missione saranno i più pericolosi». Gli Stati Uniti, ha sottolineato il funzionario, stanno prendendo «le massime misure di protezione all’aeroporto di Kabul».
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