La tragedia in Emilia- Romagna : 13 vittime, un disperso, un esercito di sfollati, 400 strade da rifare

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L’Emilia Romagna si sveglia tra il fango e la voglia di rialzarsi dalla melma. Dopo le alluvioni che hanno sfigurato città e piccoli comuni si temono smottamenti e frane. La macchina dei soccorsi non si è mai spenta perché la priorità è mettere al sicuro i cittadini. Al tempo stesso inizia la conta dei danni (enormi) con tante aziende rimaste in ginocchio. Attualmente è di 13 morti il bilancio delle vittime. Otto i decessi registrati nella giornata di ieri (quattro in provincia di Cesena, tre in provincia di Forlì e uno nel Bolognese) ai quali si aggiungono le 5 vittime accertate comunicate oggi dalla prefettura di Ravenna. Al momento risulta anche almeno un disperso. Diecimila gli sfollati. Un «nuovo terremoto» dice il presidente della Regione Stefano Bonaccini, proprio a pochi giorni dall’anniversario del sisma del 2012. Intanto, anche se oggi non sono previste forti precipitazioni è confermata l’allerta rossa per piene di fiumi e frane su tutta la Romagna, la pianura bolognese e modenese, le colline montane dell’Emilia centrale e bolognese. Allerta arancione su pianura e costa ferrarese. E scuole ancora chiuse. Un’altra notte di soccorsi e un’altra notte di paura.


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