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LATINA – Nel giorno del suo compleanno i cittadini di Latina hanno avuto un bel regalo dall’ASL:  tecnologia ed innovazione, sono questi gli elementi che caratterizzano le nuove strumentazioni diagnostiche installate all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

Si tratta della PET TC, dell’Ecografo Sequoia, della Tac Force e della cosiddetta Sala Ibrida.

Quest’ultima rappresenta un fiore all’occhiello a servizio della sanità pubblica e dovrebbe entrare in funzione entro la fine di gennaio,metà febbraio 2020.

“Siamo il primo ospedale pubblico ad essere dotato nel Lazio di questa sala operatoria che consentirà di effettuare – spiega il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati – interventi complessi, multidisciplinari, in un’unica seduta con benefici eccezionali anche per la ripresa del paziente. A questo si aggiunge e siamo primi in Italia, la Pet Tac digitale e l’ecografo Sequoia che, grazie alla capacità di fornire immagini di altissima qualità, sino a 40 cm all’interno del corpo umano, rappresentando uno strumento unico per combattere una delle piaghe dei nostri tempi che è l’obesità“.

A gennaio inoltre partirà il bando di gara per il neuro navigatore, che permetterà
di ricostruire e rappresentare in tempo reale la mappatura della zona cerebrale interessata da un intervento di neurochirurgia già autorizzato dalla regione Lazio, che entro metà 2020, salvo intoppi burocratici, arriverà al Goretti.

Completerà poi la dotazione della sala ibrida anche il microscopio elettronico che, grazie alla visione stereoscopica, consentirà con la massima precisione la differenziazione delle strutture patologiche rispetto alle strutture normali.

“Grazie a queste apparecchiature oggi possiamo dire senza timore di essere smentiti – spiega Casati – che il Goretti non ha nulla da invidiare, sotto il profilo tecnologico, ai grandi policlinici regionali e nazionali. Abbiamo effettuato scelte basate sulla qualità e colto l’occasione fornita dalla Fondazione Sanità e ricerca rendendola moltiplicatore delle nostre eccellenze. Nell’uso di queste apparecchiature saremo rigorosi. La possibilità da parte della libera professione di utilizzarle, sarà valutata di volta in volta dalla direzione generale”.

La presenza di imaging avanzato, strumenti di ricerca clinica, aprirà, infatti, ampi orizzonti applicativi e permetterà lo sviluppo di linee di ricerca nella definizione di modelli di intervento e protocolli in settori delicati come la cardiologia, neurologia e oncologia di respiro nazionale e internazionale.

“La scelta di inaugurare quello che è a tutti gli effetti un centro di alta diagnostica nel giorno del natale di latina non è casuale. Era giusto che la realizzazione di questo progetto – interviene il sindaco di Latina, Damiano Coletta – avesse la sua centralità per il ruolo che ricopre per il territorio e la nostra comunità. La rimodulazione effettuata rispetto al progetto originario si è resa necessaria, e lo dico senza alcuna polemica, quando ci siamo resi conto che mancava la sostenibilità. E quando manca questo, mancano le gambe per camminare verso il futuro. Non potevamo permetterci di creare una cattedrale nel deserto”.

La TC Force grazie ad una elevata velocità di scansione è altamente performante negli esami cardiaci.

Riduce gli artefatti legati al movimento cardiaco e parallelamente diminuisce
consistentemente la dose radiogena, solo un quinto di quella standard, assunta dal paziente.

Caratteristica che la rende adatta, non solo agli adulti obesi o in situazioni critiche, ma anche ai pazienti pediatrici, nei quali la rapidità di esecuzione e la bassa dose di mezzo di contrasto non diminuiscono la qualità tecnica del test diagnostico.


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