L’angolo delle curiosità: Personaggi della Letteratura (IX)
La letteratura ci insegna ad amare: è una maestra di sentimenti, una fonte di sapienza, il giardino in cui Dio respira di nascosto. La letteratura consenta di trovare passaggi capaci di interpretare bene la vita. (Paolo Alliata)
Il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes è un fondamento della storia e della vita. Per lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij, infatti, quando nel Diario di uno scrittore scrisse che se qualcuno, alla fine del mondo, avesse domandato agli uomini che cosa in sostanza avevano capito della vita, bastava che essi mostrassero, in silenzio, il Don Chisciotte.
Lo scrittore francese André Gide (nato e morto a Parigi 1869-1951), che ha vinto il Premio Nobel della letteratura nel 1947, ha rifiutato, e quindi bocciato, come consulente dell’editore Gallimard, il primo libro della Recherche di Marcel Proust.
Cesare Pavese ha scritto Il mestiere di vivere’, uno zibaldone di poetica disperazione, di smarrimento e di potenza espressiva, un turbinio di vita, sofferenza, amore interrotto. Non si può bruciare una candela dalle due parti”, scrive Cesare Pavese in una commovente, a tratti straziante lettera risalente all’agosto del 1950. Di lì a poco si sarebbe tolto la vita. Epitaffio e dolente commiato dal mondo
Vasco Pratolini, nato in una famiglia poverissima, figlio di una sarta e di un commesso, considerato un pioniere della narrativa neorealista del secondo dopoguerra, fu costretto da ragazzo a mantenersi facendo i mestieri più umili e divenne, grazie alla sua passione per la lettura, amico e sodale di personaggi importanti della cultura dell’epoca come Ottone Rosai, Aldo Palazzeschi e Romano Bilenchi. Lo scrittore è sepolto nel cimitero monumentale di San Miniato al Monte, a Firenze, accanto ad altri grandi fiorentini del passato
Giorgio Vigolo (Roma 1894-1983) è stato un appartato protagonista della poesia italiana del Novecento, un narratore, un critico letterario e musicale, un curatore dell’opera di Gioacchino Belli. È stato un’anima tormentata a cui il cristianesimo ha apprestato un irrinunciabile punto di luce. Con i suoi versi cristallini ha cercato pace, anelando a essere un’anima attraversata dalla luce.
Nadia giovane poetessa afghana, iscritta al corso di laurea di letteratura e lingua farsi, ha pubblicato due volumi di poesie su cosa significa essere bambina, ragazza e donna in Afghanistan (Fiore di fumo e Un’abbondanza di preoccupazioni. Il 4 novembre 2005 è stata uccisa a pugni e a calci dal marito Farid, suo compagno di corso all’università e direttore della biblioteca di Herat, la cui famiglia di origine era sempre stata contraria alla esposizione pubblica (e ai successi letterari della poetessa).
La letteratura comparata, per il professore emerito di letteratura tedesca Henry H. Remark è «lo studio della letteratura di là dai confini di un paese particolare e lo studio dei rapporti tra letteratura, da una parte, e, dall’altra, altre aree della conoscenza e delle opinioni, come le arti (per es. la pittura, la scultura, l’architettura, la musica), la filosofia, le scienze sociali (per es. la politica, l’economia, la sociologia), le scienze, la religione etc. In breve, è il confronto tra una letteratura e un’altra o altre, e il confronto tra la letteratura e altre sfere dell’espressione umana»
La letteratura rosa è quel tipo di narrazione rivolta a un pubblico femminile dove l’eroina incontra il suo grande amore, ma deve superare mille impedimenti prima di coronare il suo sogno, perché il lieto fine è sempre garantito. (i romanzi di Carolina Invernizio, Delly, Liala, gli Harmony).
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