Latina, assegnato allo studente Patrizio Rotondo il premio internazionale Alberto Cardosi

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Sabato 11 novembre, presso il Circolo Cittadino di Latina (dalle ore 10 alle ore 13.00), si svolgerà la premiazione della tesi vincitrice il “Premio internazionale Alberto Cardosi”2023. Il programma articolato della mattinata: relazione della prof.ssa Chiara Meta (Università Roma tre), dialogo con il vincitore a cura del Centro studi Angelo Tomassini, proiezione del video su Alberto “Il mestiere di vivere” di Massimo Ferrari. Come negli anni precedenti, si prevede la partecipazione di cittadini e studenti delle scuole superiori con i loro docenti.
Il Premio è stato istituito dalla prestigiosa Fondazione Antonio Gramsci (Roma) in collaborazione con i familiari di Alberto nel febbraio 2017. All’opera di Antonio Gramsci, Alberto ha dedicato con passione e dedizione il suo impegno intellettuale, conclusosi con la tesi di laurea, “Il popolo nel pensiero del giovane Gramsci”, pubblicata postuma nel 2014 nelle edizioni dell’Università “La Sapienza” di Roma. Grazie alla disponibilità della Fondazione Gramsci, la premiazione avviene ogni anno a Latina, dove Alberto ha vissuto e operato: la nostra città è diventata così il luogo in cui incontrare i giovani autori delle tesi in concorso, ragazze e ragazzi che hanno condiviso la fiducia con cui studiosi di tutto il mondo -dall’India agli Stati Uniti, dall’America latina ai paesi arabi- attingono al patrimonio della riflessione gramsciana, testimoniandone la stringente attualità. Quest’anno la Commissione scientifica valutatrice ha premiato Patrizio Rotondo, autore della tesi magistrale: “Dai margini della storia, del testo, dell’immaginazione. I subalterni in Spivak e in Gramsci”, Università “La Sapienza”, Roma (come risulta pubblicato sul sito fondazionegramsci.org).
La tesi, di grande interesse, si misura con i fecondi contributi degli studi postcoloniali nell’odierna lettura di Gramsci. Nello specifico l’autore attiva un dialogo a distanza (di tempo e di spazio) tra Gramsci e l’intellettuale femminista di origine bengalese Gayatri Spivak, per una lettura critica del presente capace di illuminare l’agire individuale e collettivo in un mondo globalizzato e diseguale. La tesi fa capo alla cattedra di Filosofie femministe e studi di genere.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.