Latina – Scavando nell’inchiesta che sta riempiendo le prime pagine locali negli ultimi giorni si può scoprire una schiera di “favoriti” e parenti composta da infermieri, medici, psicologi. Infatti buona parte dei raccomandati aveva qualcuno che già lavora dentro la Asl.
Per cominciare, uno dei più stretti collaboratori di Claudio Rainone all’ufficio reclutamento ha due figli che si erano piazzati ai primi posti nel concorso per settanta assistenti amministrativi – quello poi annullato e nel quale sempre Rainone era presidente della commissione giudicatrice. Non c’è nulla di illegittimo, né di illecito formalmente accertato, ma in questa indagine viene fatto notare come sia senza dubbio una strana coincidenza; e ancora, il caso di uno degli infermieri per i quali Claudio Moscardelli preme perché sia trasferito, ovvero il figlio di un ex assessore comunale di Minturno; il ragazzo lavora al Sant’Andrea e la madre è infermiera della Asl di Latina. Nella messaggeria sequestrata a Claudio Rainone, Moscardelli spinge per il trasferimento dell’infermiere da Roma a Latina, per la precisione nella sede di Formia. Stesso copione per la figlia di un consigliere comunale di Terracina: anche lì un pressing per il trasferimento al Fiorini e ancora per una giovane medico, figlia di un politico di area Pd di Sonnino, dove in questo caso il “favore” consiste nella riammissione al corso di Medicina da cui era stata esclusa in precedenza.
Tutto ciò senza considerare una serie di documenti allegati dalla Finanza circa incarichi a tempo senza concorso ma solo con avviso di ricerca di personale a tempo determinato, procedura del tutto legittima e praticata da molte Asl ma che qui diventa il cuore di un mercato di nominativi che dice molto su come andavano le cose.
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