Parli di Tiziano e parli di Latina, pensi a Latina e pensi a Tiziano. Da qualche tempo ormai Latina è la città dove è nato Tiziano Ferro, per dirla tutta lui è il “nostro Dante Alighieri” che ci dà lustro. Ma tra Tiziano e la sua città c’è sempre stata una speciale alchimia: da quando è nato fino alle prime ore in cui è giunto alla ribalta del mondo musicale, non c’è mai stata una volta, nelle interviste radiofoniche e televisive, durante i concerti, all’interno dei suoi brani che Latina non sia stata citata, raccontata. Latina è la città in cui torna sempre, perchè significa “casa”, “famiglia”, “radici”.
“Vivevo in periferia dove non c’erano nemmeno le strade asfaltate, – racconta Tiziano – oggi è una zona carina ma Latina sta crescendo adesso. Per una città non avere neanche un secolo è niente. Certo, quando ero adolescente vivevo in una realtà complessa, perchè sicuramente dentro di me succedevano delle cose che però intorno non riuscivo ad esprimere. Latina non era una grande metropoli, non c’erano possibilità di vedere grandi concerti, di avere grandi scuole di registrazioni o scuole di canto. E’ stata una realtà che oggi ringrazio, perchè probabilmente mi ha fatto capire che volevo quello che volevo”.
Il non riuscire, durante l’adolescenza, ad esprimere ciò che aveva dentro lo ha portato a rifugiarsi nella musica, l’unica con la quale riusciva ad aprirsi veramente: scrivere testi, ascoltare canzoni, provare a registrare con i primi registratori casalinghi ecc… ecc…
Latina è stata fondamentale per Tiziano e continua ad esserlo anche oggi che, per scelta, vive a Los Angeles. Da adolescente frequentava la palestra dei Vigili del Fuoco del capoluogo dove giocava a pallavolo; ha studiato e si è diplomato al Liceo Scientifico Ettore Majorana…e poi, grazie alla compagnia dell’amico Roberto Casalino, passavano pomeriggi e giornate libere sorseggiando cappuccini e scrivendo le prime canzoni al Caffè Nanà. Il sabato pomeriggio c’erano le “vasche” (passeggiate n.d.r.) sotto i portici del centro che puntualmente finiviano in una pizzeria di Piazza della Libertà (che oggi non esiste più) dove i due acquistavano uno spicchio di pizza da mille lire e lo mangivano prima di tornare a casa. A Latina TzN ha scoperto il mondo radiofonico: prima Musica Radio in viale Petrarca e poi Radio Luna…Ed ancora, le serate al karaoke, il coro gospel dei Big Soul Mama fino ad arrivare alla famosa panchina dei giardinetti dove compose la storica “Xdono”, da cui tutto ha avuto origine.
In questo ultimo album Latina c’è ancora una volta: è stata fotografata dall’alto della Torre Pontina nel retro di copertina da Umbi Meschini, anche lei latinense. Ancora una volta Tiziano ha voluto sottolineare il legame a doppio filo con la sua città: Los Angeles lo avrà anche “adottato” ma Latina è nel cuore…Non basta. Come dicevo se si scorrono i testi dell’ultimo album “Il mondo è nostro”, Latina c’è di nuovo: “…In questa città da tre sillabe sole, che composero le mie parole, da bambino le ho tutte imparate e da grande poi le ho pure inventate...” (La prima festa del papà). Tre sillabe sole altro non sono che: La – ti -na!
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