Latina, per il Tribunale era pronto a sparare: arriva la sorveglianza speciale a Giorgio Rizzi

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LATINA – “Spiccata propensione a delinquere”. Questa la principale motivazione data dal Tribunale di Roma per attribuire la sorveglianza speciale a Giorgio Rizzi, appena 21enne, legato anche al clan Di Silvio.

L’opera di monitoraggio della criminalità locale, assicurata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Latina, ha fatto scattare la misura di prevenzione con obbligo di residenza e la prescrizione di non lasciare la dimora nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 7. Il provvedimento sarà efficace dal momento in cui il giovane verrà scarcercerato, trovandosi attualmente in stato di detenzione.

Il giovane, originario di Monte San Biagio, è balzato agli onori della cronaca latinense cinque mesi fa, quando è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo pontino, sorpreso a girare nella zona di Borgo Isonzo con un potente scooter con la targa coperta. Datosi alla fuga alla vista della pattuglia cercò di scappare ma senza successo, avendo perso il controllo del mezzo, un T-Max Yamaha, ed essendo stato bloccato dai militari dopo rocambolesca fuga a piedi.

Alla perquisizione e risultato in possesso di una pistola calibro 9×21 di provenienza illecita e una parrucca. Le circostanze avevano indotto gli investigatori a ritenere che fosse pronto a sparare, ma le successive indagini non hanno ancora chiarito contro chi o cosa. Nel contempo il ragazzo è stato giudicato colpevole e condannato a tre anni di reclusione.


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