L’angolo delle curiosità filosofiche

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La filosofia  identifica e raffina le domande fondamentali che via via hanno preoccupato l’umanità nel corso della sua storia, per offrire uno spettro di risposte che come le  domande, evolvono con l’evolvere dell’umanità, ma restano sempre aperte  intrinsecamente al dibattito informato, ragionevole, e urbano. Luciano Floridi 

 Antistene è stato il fondatore della scuola filosofica cinica la più radicale delle scuole di origine socratica. L’esponente più famoso di questa scuola fu Diogene.

Aristippo, discepolo di Socrate,  è stato il fondatore della scuola cirenaica che teorizzava il primato del piacere.

Democrito di Abdera è stato un filosofo contemporaneo di Socrate (V-IV secolo a.C.) Fu fondatore del cosiddetto “atomismo” e cultore di una filosofia della scienza fisica. Il poeta Dante nella sua Divina Commedia ho ha relegato nel Limbo bollandolo come colui che «’l mondo a caso pone» (Inferno IV, 136).

Epitteto autore del Manuale, uno dei testi classici della filosofia stoica, fu uno schiavo condotto a Roma dall’Asia Minore e poi liberato. Il suo Manuale raccoglie una serie di insegnamenti essenziali, di precetti utili, trascritti da Arriano, un generale che di Epitteto era stato discepolo.

Nel XII  secolo si assiste ai tentativi del pensiero islamico (Averroè) e di quello ebraico (Maimonide) di conciliare il pensiero greco pagano (Aristotele) con le loro rispettive religioni attraverso letture allegoriche del Corano e della Bibbia.

Il XIII secolo è il periodo aureo della filosofia scolastica; in esso lavora Tommaso d’Aquino (1225-1274), che del pensiero scolastico diventerà nei secoli a venire il pensatore modello, riconosciuto dalla Chiesa come massima autorità in ogni questione di filosofia e di teologia.

 Nella prefazione al suo Tractatus logico-philosophicus (1921) il filosofo viennese Ludwig Wittgenstein, illustrando lo scopo della ricerca, affermava che era sua intenzione investigare i contorni di un’isola, ossia l’uomo circoscritto e limitato. Ma ciò che alla fina aveva scoperto erano le frontiere dell’oceano.

Nel Novecento la più alta concentrazione di filosofia critica della società fu dovuta alla cosiddetta Scuola di Francoforte, i cui più noti protagonisti sono stati Max Horkheimer, Theodor Adorno, Herbert Marcuse, Erich Fromm. Il loro pensiero appare oggi ancora più attuale che in passato.

La formulazione del pensiero debole, sulla scorta della critica alla metafisica fondazionalistica operata dai filosofi come Nietzsche e Heidegger, risale al 1983. Nel confronto di questi due filosofi tedeschi Gianni Vattimo ha elaborato il linguaggio e i temi del suo pensiero ermeneutico. La filosofia del «pensiero debole» è caratterizzata dall’abbandono delle pretese di fondazione della metafisica tradizionale e dalla relativizzazione di ogni prospettiva filosofica o ideologica che intenda presentarsi come definitiva o assoluta.

Dal cristianesimo, frutto di una fede giovanile via via sempre più ripresa e ravvivata nell’età matura, il pensatore torinese Gianni Vattimo ha tratto le domande esistenziali che hanno sospinto la sua ricerca filosofica e, se non le risposte ultime, sicuramente i significati persuasivi e gli interrogativi che hanno arricchito il suo pensiero filosofico. Nel 1996 con il libretto-confessione Credere di credere Vattimo in maniera esplicita ha professato la sua fede cristiana indicando nella kénosis, nell’incarnazione di Dio, il messaggio principale.  

 

 


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