LATINA – Lbc insiste: “Da Salvini ‘sgarbo’ istituzionale per non aver incontrato Coletta”. La Miele bacchetta la Lega, non sono loro l’unica opposizione a Latina.
Finita la festa regionale della Lega a Latina con il comizio di Matteo Salvini, non si spegne l’eco delle ultime 24 ore dense di polemiche politiche e di prove di forza dall’una e dall’altra parte degli schieramenti che si fronteggiano nel panorama politico di Latina.
Dopo l’uscita del sindaco Coletta che stigmatizzava il mancato incontro con il Ministro dell’Interno anche il movimento civico che lo sostiene, Lbc, esprime disappunto per il mancato incontro arrivando addirittura ad evocare tra le righe una sorta di mancanza di correttezza istituzionale da parte del vice premier.
“Come Movimento Latina Bene Comune ci saremmo aspettati che il Ministro Salvini incontrasse il Sindaco di Latina, per correttezza istituzionale, per dare un segnale di interesse e di ascolto rispetto alle questioni che volevano essere portate all’attenzione del Ministro degli Interni.
Siamo delusi.
Ci dispiace molto che questo incontro, che si sarebbe dovuto tenere in Prefettura, invece non sia avvenuto e che ragioni di parte abbiano prevalso su quelle istituzionali.
Si tratta di una opportunità persa per l’intera collettività.
Il Ministro dell’lnterno, nell’annullare l’incontro previsto con il Sindaco Damiano Coletta, ha dimostrato una grave disattenzione nei confronti di un territorio che negli ultimi anni ha visto crescere velocemente la criminalità organizzata, come dimostrato dalle inchieste in corso. Riteniamo che un ministro resti rappresentante dello Stato anche quando partecipa a un comizio del suo partito e non possa girare la faccia di fronte a problematiche come l’infiltrazione mafiosa o il caporalato, piaghe che lo Stato deve combattere sempre e dovunque”.
Anche al consigliere comunale e provinciale di Forza Italia, Giovanna Miele, non sono andate giù alcune ‘forzature’ del movimento di Salvini.
“Congratulazioni alla Lega – scrive la Miele nella sua nota stampa -, per la buona riuscita della festa regionale che ha visto la presenza di migliaia di persone a Latina oltre che del loro leader e ministro dell’Interno.
Invito però i dirigenti del partito a moderare i termini quando si tratta di giudicare il lavoro delle opposizioni al governo della città di Latina. Prima di dire che la Lega è l’unica vera forza di opposizione, vorrei che i dirigenti nazionali e regionali contassero uno per uno gli atti, le mozioni, le interrogazioni, gli ordini del giorno, presentati dai loro esponenti e dalle altre forze politiche presenti in Consiglio Comunale a Latina.
Si renderanno effettivamente conto del lavoro che l’opposizione porta avanti. Un operato che non è un qualcosa in cui la Lega può primeggiare e dirsi “sola opposizione”.
Se poi si vuol far credere che presentarsi in piazza con gazebi e raccolte firme sia fare opposizione, allora mi permetto di far notare ai dirigenti della Lega che le loro iniziative sono più goliardiche che concrete, e non hanno portato finora benefici ai cittadini di Latina perché non sono mai state accompagnate da successivi atti pratici.
C’è differenza tra fare opposizione e cercare visibilità in piazza.
Da una forza come la Lega io mi aspetto discorsi inclusivi e non esclusivi, perché siamo accomunati dalla volontà di voler far terminare il prima possibile l’esperienza del civismo a Latina che si sta rivelando deleteria, anzi disastrosa per lo sviluppo di questa città.
Ergersi su un piedistallo non renderà la Lega di Latina un partito costruttivo in grado di aspirare a una leadership ai prossimi appuntamenti elettorali”.
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