LATINA – Nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, alle ore 10 circa di ieri 19 ottobre, due equipaggi della Squadra Volante intervenivano in via Carissimi, in quanto era pervenuta al 113 richiesta di aiuto, per una violenta lite familiare.

All’interno dell’abitazione veniva identificato un uomo, fortemente agitato, cittadino italiano del ’73 e la propria consorte visibilmente spaventata, con macchie di sangue sul volto e sulle mani. La donna riferiva di essere stata picchiata dal marito e di aver bisogno di cure mediche per le lesioni riportate. La vittima riferiva poi di subire maltrattamenti e violenza quasi quotidiane, ma di non aver mai denunciato il marito, per paura di ritorsioni, temendo per la propria incolumità e per quella dei propri figli. Riferiva inoltre che nella mattinata aveva iniziato a litigare col marito per motivi economici essendo lui, a suo dire, anche tossicodipendente; la lite degenerava in quanto l’uomo cominciava ad inveire e poi a picchiare la donna con calci e pugni, minacciandola di morte con un coltello qualora avesse chiamato le forze dell’ordine.

La donna, soccorsa dai sanitari del 118, veniva trasportata presso il Santa Maria Goretti, dove veniva giudicata guaribile con prognosi di 15 giorni. In sede di denuncia veniva riferito che le minacce, le percosse e le violenze si protraevano già da tempo e che a causa dei continui soprusi posti in essere dal marito, la donna viveva in uno stato di soggezione e inferiorità psichica, manifestando timore e paura per la propria incolumità e per quella dei propri figli.

La persona fermata, accompagnata presso gli uffici della Questura, identificata per C.G. del 73, italiano, dopo aver contattato il P.M. di turno, dott. De Luca, veniva tratta in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati in flagranza ed associata presso la locale casa circondariale a disposizione della competente Autorità giudiziaria.


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