MILANO – Aumentano in modo esponenziale i reclami e le azioni giudiziarie nei confronti dei dipendenti bancari. Protagonisti quasi sempre semplici lavoratori subordinati impuegati in istituti di credito, indirizzati loro malgrado, da manager senza scrupoli, a vendere allo sportello di tutto e di più, vengono inoltre imposti ai sottoposti obiettivi di budget spesso irrealizzabili: il mancato raggiungimento dei quali porta a pesanti conseguenze a carico del dipendente bancario.

Sna, ormai da anni, denuncia le molte pratiche commerciali scorrette messe in atto da troppe banche e da impiegati allo sportello spesso indotti a comportamenti sleali e poco trasparenti nei confronti dei clienti.

“Abbiamo sollevato il problema, ormai da alcuni anni, anche all’Organo di controllo ed al Ministero – dichiara il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi – ma ad oggi non ci risulta che vi siano stati interventi risolutivi o raccomandazioni specifiche in grado di limitare questi fenomeni, dannosi per i consumatori e per l’intero comparto finanziario ed assicurativo, sarebbe meglio per tutti se le banche tornassero a fare solo le banche e gli assicuratori solo gli assicuratori, premiando qualità del servizio e competenza professionale ormai praticamente sconosciuti in alcune realtà aziendali”.


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