LATINA – Pubblichiamo tre lettere di tre persone risultate idonee al concorso Asl che raccontano le loro stori e la loro disperazione dopo l’annullamento deciso dalla direzione.

In queste lettere a cuore aperto, in rappresentanza di tutti coloro che hanno superato il concorso per n. 70 assistenti amministrativi Cat. C, presso la ASL di Latina , Frosinone, Viterbo
e alla ASL ROMA 3, vogliamo raccontare la nostra storia, aldilà delle chiacchiere mediatiche che hanno travolto questo concorso, ormai da troppi mesi. A noi le chiacchiere non interessano, a noi interessa la vita vera, i progetti distrutti, l’impossibilità di prospettare un futuro, a noi interessa la realtà di quello che ci è accaduto.
Queste sono le nostre storie, ma potremmo esporne tante, e tutte egualmente reali.

MARIA MALATA ONCOLOGICA PIU’ FORTE DELLA MALATTIA
«Sono Maria, malata oncologica, una persona come tanti che ha superato il concorso.
Avverto urgente, la necessità di esporre anche la mia storia, che potrebbe essere la storia di tanti.
Ho superato tutte e tre le prove ed ero certa che sarei stata inserita in una graduatoria per un contratto di lavoro a tempo indeterminato dopo anni di precariato.
Che gioia e soddisfazione provare a me stessa che ero stata in grado di superare la prova scritta e poi
la prova pratica e poi, finalmente, la prova orale, anche con buoni voti.
Io sono malata, da tempo ormai, ma mi batto con forza e coraggio ed ho faticato moltissimo per prepararmi a questo concorso.
La patologia che mi affligge, mi impedisce di concentrarmi per troppe ore sui libri e lo studio, per me, è stato difficilissimo, ma c’ero riuscita !!.
Nessuno sà quanto mi sia costato studiare e memorizzare le nozioni delle materie che erano richieste nel bando.
Poi l’annullamento e mi è crollato il mondo addosso.

In molti hanno esultato come se la vita di quasi 300 persone non fosse importante, anzi qualcuno ha scritto: “Beh, se sono stati bravi una volta, nessuno impedisce loro di vincere un altro concorso”.
Io non ho commentato queste parole, come le tante che ho letto.
Io ho pianto, di rabbia di amarezza e di frustrazione.
La mia malattia non mi consentirebbe di studiare ancora, se non con una grande fatica e con cefalee intollerabili.
La prossima volta che qualcuno esulta perché tante persone hanno perso l’opportunità della vita dovrebbe riflettere e pensare alla mia storia, che potrebbe essere la storia di tanti»

FRANCESCA LA GIOVANE MAMMA CHE HA PARTECIPATO IN GRAVIDANZA AVANZATA

«Sono Francesca, una giovane mamma, e ho sostenuto le prove che ci sono state richieste, in avanzato stato di gravidanza. Mi sono recata da Roma a Latina, a dicembre e poi a gennaio e poi a febbraio, con grande fatica, per  tutti quei disagi che la gravidanza comporta ormai giunta al sesto mese, anche se compensati sempre  dalla futura nascita di una creatura.

Combattere le nausee, non avere voglia di mangiare, eppure stare sempre con quei libri davanti agli  occhi, perché io a quel concorso ci tenevo tanto.

Ho sacrificato mio marito allo studio, ho sacrificato il tempo di godermi la pancia che cresceva. Ho sostenuto la prova orale all’ottavo mese di gravidanza, a febbraio 2021, e che gioia ho provato quando la commissione mi ha dato un bel voto, perché avevo risposto bene alle domande che mi  erano state poste.

Poi, il 29 aprile 2021, tutto cancellato, tutto da rifare. Vorrei che chi ha esultato per la revoca del concorso comprendesse cosa abbia significato per me, in  stato interessante, studiare per questo concorso. Oggi guardando il mio bambino, che aveva studiato insieme a me, che aveva gioito con me, ogni volta che avevo superato una prova, piango disperata, perché quel futuro che gli avevo promesso,  quella stabilità che ogni bambino merita, gli è stata strappata da una decisione che ancora non capisco».

LUIGI, AVEVA PERSO IL LAVORO NEL 2019 E AVEVA STUDIATO MENTRE ACCUDIVA I GENITORI MALATI 

«Sono Luigi, uno degli idonei del Concorso per Amministrativi Cat C, alla Asl di Latina. Concorso revocato con una delibera della direzione generale, il 29 aprile 2021. Sono un Tizio qualunque, che ha superato il concorso, studiando, come gli altri. La mia storia potrebbe essere la storia di tanti. Ho perso il lavoro nel 2019. Le chiamano ristrutturazioni, significano tagli del personale.

Poi la pandemia, che non mi ha consentito di cercare proficuamente un altro lavoro. E allora a leggere la gazzetta ufficiale e i siti che si occupano di ricerca del lavoro. E allora ecco il concorso per la Asl di Latina. Mi sento qualificato. Avevo un ruolo di rilievo nella mia azienda. Faccio la domanda, aspetto la convocazione e approdo a Latina. Il concorso si è svolto tra dicembre 2020 e febbraio 2021, in piena emergenza pandemica, ma non  ho paura, e affronto il rischio anche di contagiarmi.

Ho superato tutte le prove e che soddisfazione che ho provato, perché so come ho dovuto prepararmi. Mia madre anziana è malata di Alzheimer e anche mio padre è anziano. I miei genitori avevano bisogno di me, della mia presenza, malgrado i professionisti che si  occupano di loro per assisterli, ma un figlio è un figlio, e nessun professionista, per quanto  empatico, potrà mai sostituire la carezza o la parola gentile di un figlio. Vorrei che chi ha inneggiato alla revoca del concorso leggesse le mie parole. Io ho studiato di notte, dentro il mio garage, con la luce di una piccola lampadina, senza disturbare  nessuno. Ho studiato di notte, e di giorno ho assistito i miei genitori. Studiavo e pensavo che non avrei potuto permettermi di perdere quella occasione. Le variabili di un concorso pubblico sono tante, e, a volte, la sola preparazione non basta. A me è bastata, però.

Ho superato tutte le prove e, dopo l’orale, non mi vergogno di scrivere, che mi sono commosso, perché ce l’avevo fatta !!.Ero idoneo, finalmente!! Poi la doccia fredda, il 29 aprile, leggo la delibera. Concorso Revocato!!

Sono rimasto davanti al pc, come un pugile suonato, perché non potevo credere che i miei sacrifici, fossero stati cancellati, così, da una decisione piovuta dall’alto. Ci ho messo qualche giorno per capire, ma sicuramente mi opporrò con tutte le mie forze a questa ingiustizia. Io insieme agli altri, a quelli che, come me, hanno dovuto riorganizzarsi la vita, impegnandosi, con il sudore e la fatica, per avere una possibilità. Non ci sto!!»

Ecco, Maria, Francesca e Luigi, hanno spalancato le porte delle loro vite, scrivendo, senza  remore, della loro vita. Tutti noi abbiamo già manifestato le nostre ragioni al Ministro della P.A., al Presidente della  Regione Lazio, all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio e alla D.G. della Asl di Latina.

Confidiamo nella giustizia. Confidiamo che le Autorità alle quali ci siamo rivolti, possano comprendere le nostre rimostranze e possano ritornare sui loro passi e revocare la delibera del 29 aprile 2021, una delibera ingiusta e iniqua che ha cancellato un concorso che tutti noi abbiamo superato regolarmente, con studio e sacrificio.

Grazie dai 266 IDONEI della ASL Roma 3 ASL di Frosinone, la ASL di Latina, la ASL di Viterbo

 


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