ROMA – Mercato immobiliare post coronavirus: cresce la domanda degli affitti. Emerge da una recente ricerca che, in alcune città italiane, il settore immobiliare ha risposto all’emergenza generata dalla pandemia con un rimbalzo significativo nella domanda degli affitti.

A fronte dei dati ufficiali, quello degli affitti è il trend più positivo del momento sul mercato immobiliare post Covid-19. I numeri che emergono da una ricerca commissionata dal Corriere della Sera mettono in luce l’andamento rialzista del business delle locazioni in alcune grandi città italiane paragonato allo stesso periodo dell’anno precedente. A fare da apripista con un aumento del 43% degli immobili dati in affitto c’è Bologna, subito seguita da Firenze e Milano, in cui si è rispettivamente registrata una crescita del 34% e del 26%.

Per chi è alla ricerca di annunci online, il portale Wikicasa per case e appartamenti in affitto offre un quadro d’insieme sulla disponibilità di immobili, proponendo migliaia di annunci affidabili e aggiornati. Al fine di rendere più semplici all’utente le operazioni di ricerca, all’interno del sito è possibile selezionare la zona di interesse e individuare in breve tempo le occasioni più vantaggiose. Un servizio utile in un momento in cui, come si è detto in apertura, il settore delle locazioni sta vivendo una fase di crescita.

Dietro il boom degli affitti c’è indubbiamente la risposta del business dell’immobiliare generata dall’emergenza coronavirus. Il dato relativo al considerevole aumento del numero degli immobili in locazione rispecchia infatti il cambiamento di comportamento da parte dei proprietari delle case e degli appartamenti immessi sul mercato. Per dirla con parole semplici, quello che sta succedendo non è altro che questo: da venditori quali erano in epoca pre Covid-19, terminato il lockdown i possessori di immobili si sono trasformati in locatari.

Per onor di cronaca, bisogna notare tuttavia che la predilezione all’affitto in conseguenza della crisi socio-economica non si è manifestata in tutte le città italiane esaminate. I numeri rilevati a Genova (-24%) così come a Palermo (-17%) e Torino (-15%) sono infatti in controtendenza con quelli di Bologna, Firenze e Milano. Per quanto riguarda il capoluogo piemontese, ad aumentare sono state invece le vendite di case di proprietà da parte dei privati, cresciute di 4 punti percentuali. Dati alla mano e secondo quanto pubblicato, si tratta di un’eccezione. Nello stesso periodo in cui è stata condotta la ricerca, Milano ha visto ridursi dell’85% il numero degli immobili in vendita, mentre a Roma e a Firenze si è osservato un calo del 33% rispetto all’anno precedente.


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