LATINA – La squadra Mobile della questura Latina ha eseguito la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un uomo residente a Genova, ma di fatto domiciliato a Latina, presunto responsabile di talking e tentata estorsione ai danni di un libero professionista, che con l’uomo aveva avuto precedenti rapporti di tipo professionale.

L’attività nasce a seguito della denuncia presentata dalla vittima, che ha rappresentato un quadro di comportamenti vessatori, minacce e molestie che avrebbe subito dall’uomo, il quale gli contestava la bontà del suo operato professionale, prospettandogli tra l’altro una possibile denuncia nel caso in cui non gli fosse stato restituito la somma consegnatagli a titolo di acconto sul compenso professionale complessivo pattuito.

Il professionista ha riferito agli investigatori di essere stato vittima in più occasioni di minacce, ricevute anche tramite messaggistica WhatsApp; l’uomo, inoltre, lo avrebbe inoltre pedinato in più occasioni, posizionandosi anche sotto la sua abitazione e costringendolo di fatto a cambiare le proprie abitudini di vita.

La vittima, che nel frattempo aveva rinunciato agli incarichi professionali ricevuti, a seguito di questi episodi si è determinato a denunciare il suo presunto stalker e ciò ha consentito agli investigatori la ricostruzione dei fatti accaduti, che ha portato alla richiesta da parte del pm di emissione di idonea misura cautelare e all’applicazione da parte del gip del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico, misura che è stata eseguita questa mattina dai poliziotti della Squadra Mobile di Latina.


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