“Molecole”, film documentario di pre-apertura della 77^ Mostra del Cinema di Venezia

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Titolo: Molecole

Regia: Andrea Segre

Musica: Teho Teardo

Durata: 60 min

Produzione Paese: Italia, 2020

Cast: Elena Almasi, Maurizio Calligaro, Gigi Divari, Giulia Tagliapietro, Patrizia Zanella.

Come pre-apertura della 77^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia (2-12 settembre 2020), sarà presentato martedì 1 settembre, fuori concorso, il film Molecole – il nuovo documentario di Andrea Segre (che precede il film di apertura Lacci di Daniele Luchetti). Vi si racconta l’arrivo del confinamento da Covid-19 a Venezia e lo sgorgare dalle sue acque immobili di memorie e significati inattesi. Tra archivi in super8 e immagini uniche e irripetibili della città vuota, Venezia acquista vitalità nel documentario diventando simbolo forte e fragile di una ferita che il cinema può aiutare a elaborare, ripartendo dalla voglia di raccontare e raccontarci.

La pandemia Covid-19 ha “congelato” e svuotato il capoluogo veneto, riconsegnandolo alla sua natura e alla sua storia, ma anche – a livello personale – alle memorie familiari del regista. Riemerge così il legame con il padre veneziano, Ulderico, scienziato chimico-fisico e vero protagonista del film, morto dieci anni fa, che studiava i movimenti delle molecole, piccoli e invisibili elementi naturali che non vediamo ma che determinano l’evoluzione del mondo. Si mescolano in questo modo l’isolamento della città e quello più intimo e personale dell’autore: Ci sono cose che è molto difficile per un padre condividere con suo figlio e che un figlio può iniziare a capire solo diventando padre.

Tra febbraio e aprile di quest’anno Andrea Segre, che da anni vive a Roma, è rimasto bloccato dal lockdown a Venezia, la città di suo padre e solo in parte anche sua. Lì stava lavorando a due progetti di teatro e cinema sulle grandi ferite della città: il turismo e l’acqua alta. Mentre girava il virus ha congelato e svuotato la città davanti ai suoi occhi, riconsegnandola alla sua natura e alla sua storia, e in qualche modo anche a lui. Ha raccolto appunti visivi e storie e ha trascorso quei giorni nella casa di famiglia, dove ha avuto modo di scavare nei ricordi di ragazzo e di figlio, che lo hanno trascinato più a fondo di quanto pensasse.

Archivi personali in super8 del padre, si alternano a incontri con cittadini veneziani, che raccontano il rapporto tra la città e le acque e nello stesso tempo vivono l’arrivo inatteso del grande vuoto che ha invaso Venezia e gran parte del mondo, di quel vuoto intorno che dà un senso di smarrimento e di incapacità decisionale.

A tenere assieme le immagini sono la voce fuoricampo del regista, le musiche di Teho Teardo e un’atmosfera di attesa e stupore, che pervade tutto il materiale visivo ed esistenziale di questo strano viaggio, irreale (nel senso di fantastico) e irrealizzabile (nel senso di non programmabile, non organizzabile), ma nel cuore di un evento molto reale e storico, che ha segnato e segnerà il mondo per sempre.

Dice il regista: Per fare un film bisogna pensarlo, scriverlo, organizzarlo, girarlo. Per Molecole non c’è stato nulla di tutto ciò. Non mi sono nemmeno accorto di girarlo. L’ho vissuto ed è uscito da solo, in un tempo e una dimensione che non potevo prevedere. Molecole è sgorgato. Come l’acqua. Poterlo presentare come film di pre-apertura della Mostra è per me un grande onore, il modo migliore per ringraziare la città che lo ha fatto nascere.

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Il film, prodotto da ZaLab Film con Rai Cinema in associazione con Vulcano e Istituto Luce Cinecittà e in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, uscirà nelle sale il 3 settembre 2020 distribuito da ZaLab in collaborazione con Lucky Red.

Filmografia

Lo sterminio dei popoli zingari (1998), Marghera Canale Nord (2003), Dio era un musicista (2005), A sud di Lampedusa (2006), Come un uomo sulla terra (2008), Il sangue verde (2010), Io sono Li (2011), Mare chiuso (2012), Indebito (2013), La prima neve (2013), Come il peso dell’acqua (2014), I sogni del lago salato (2015), L’ordine delle cose (2017), Il pianeta in mare (2019).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).