FORMIA – Il GUP del tribunale di Cassino, dott.ssa Alessandra Casinelli, ha rinviato a giudizio D.V., 62 anni, anestesista della clinica “La Casa del sole” di Formia intervenuto durante l’operazione di rinoplastica a seguito della quale, nel giugno del 2019, ha perso la vita Mariachiara Mete, 21enne di Lamezia. Intanto i familiari della vittima hanno presentato opposizione formale alla richiesta di archiviazione della Procura per un altro degli specialisti coinvolti decidendo inoltre di avviare anche un’azione civile parallela. L’opposizione verrà discussa in camera di consiglio il prossimo 22 febbraio 2022.

“Fin da quel tragico giorno siamo convinti che qualcosa non sia stato fatto correttamente, chiediamo soltanto di poter sapere la verità” – il triste commento della famiglia Mete – “Se qualcuno ha sbagliato, è doveroso che venga fatta giustizia, anche se Mariachiara, purtroppo, nessuno mai ce la riporterà”.

Negli atti di rinvio a giudizio si legge che lo specialista dovrà ora rispondere dell’accusa di omicidio colposo “per aver causato per negligenza la morte della 21enne, in particolare perché, nella qualità di anestesista che ha prestato la propria attività professionale durante l’intervento di rinoplastica estetica cui la predetta veniva sottoposta presso la clinica polispecialistica “T. Costa” Casa del Sole. Il decesso è stato causato per colpa consistita in negligenza e imperizia. L’anestesista in occasione dell’arresto cardiocircolatorio insorto nel corso dell’intervento chirurgico somministrava alla paziente in prima battuta atropina ed efedrina in luogo della adrenalina, poi infusa in un momento successivo, e non effettuava un immediato massaggio cardiaco esterno alla frequenza di 100/120 al minuto, praticandolo solo in una seconda fase al ritmo di 80/90 al minuto, contravvenendo alle linee guida prescritte per la rianimazione”.

Al termine dell’udienza preliminare, il GUP Casinelli ha così rinviato a giudizio l’imputato con l’udienza fissata per il 25 maggio 2022.


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