La Bretella per noi pontini è la Cisterna-Valmontone e per chi non lo sapesse ne sono il padre putativo ed a seguire tanti altri hanno collaborato. Chi ha certificato che è nata? La sua inclusione nello schema di decreto inviato dal Presidente del Consiglio Conte al Presidente della Camera Fico con annessa nomina, a dir poco laboriosa, dei commissari al fine di accelerare la realizzazione delle opere con un occhio al modello ultraveloce seguito per ricostruire l’ex ponte Morandi. Costo dell’opera complessiva 665,6 milioni di euro, di cui già disponibili 300 e gli altri nel biennio successivo. Credetemi un colpo di fortuna e la vigilanza in prima fila dei rappresentanti pontini sul lungo e complesso iter, col sostegno di Zingaretti. So la domanda: e tu che centri? Non avrei parlato di padre putativo se nei primi anni 70 non fossi diventato con le prime elezioni regionali consigliere e successivamente assessore regionale ai LLPP. Quando ricoprivo questo incarico per competenza mi fu affidata l’istruttoria per il parere sulla richiesta dell’Anas relativamente al collegamento della Fiano-Valmontone onde evitare l’ingorgo romano ed assicurare lo scorrimento veloce dell’autostrada del sole. Fu in quella occasione che su mia proposta con il parere positivo della giunta regionale fu richiesto all’Anas di mettere allo studio la bretella Cisterna-Valmontone per consentire il collegamento diretto con l’autostrada dell’unico capoluogo, Latina, che ne era ancora sprovvisto. Quell’indicazione non era un mio colpo di genio ma il frutto di un gruppo politico, la Base, sinistra dc, fondato in provincia insieme ad un fraterno amico avvocato Dante Monda legatissimo (anche familiarmente avendone sposato la dolce sorella Marilù) a Riccardo Misasi, uno dei più brillanti leader nazionali. Un gruppo vulcanico per gli obbiettivi che si era prefisso: alleanza strategica con il PSI e rottura specie in provincia con la destra monarchica e missina (primo esempio in regione proprio a Cisterna). Così come da Cisterna partì la prima proposta di un nucleo industriale nel nord della provincia con l’ambizione di renderlo autonomo dal nodo scorsoio del raccordo anulare di Roma nei collegamenti verso il nord con la Bretella Cisterna-Valmontone. Subito dopo la proposta del nucleo industriale di Cisterna arrivò Andreotti tirando fino a Castel Romano i confini della Cassa del Mezzogiorno per dotare Roma di una dimensione industriale grazie agli incentivi della Cassa. Tornando alla Bretella ed al rinvio sine die è doveroso ricordare il tentativo fatto dai due consiglieri regionali del PD pontino, due legislature fa, Moscardelli e Di Resta strappando l’inclusione in un unico appalto, sia della Roma-Latina che della Bretella, giustamente temendo che la priorità accordata alla Roma-Latina avrebbe comportato uno slittamento sine die della Bretella. Invece per il perdurante contenzioso che ha da sempre afflitto la Roma-Latina, grazie ai due consiglieri pontini del PD , Forte e La Rocca, a mò di compensazione, è stata accordata la priorità alla Bretella anche per il suo ruolo di decongestionamento della Pontina. Come non chiedervi di farci gli auguri vicendevolmente se, da quel lontano 1974 della messa allo studio della Bretella, dopo 47 anni di logorante attesa, siamo sulla linea di partenza! Auguri e scongiuri perché se scatta la crisi di governo tutto può tornare in alto mare.
Rodolfo Carelli (Ex Parlamentare DC )
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