TERRACINA – Non si rassegna alla fine della loro storia e inizia a perseguitarla con minacce insinuando falsità sulla sua condotta morale: divieto di avvicinamento per un 34enne. Nella giornata di ieri 25 settembre u.s. gli Agenti del Commissariato di P.S. di Terracina hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento a meno di 200 metri con divieto di comunicazioni con qualsiasi mezzo alla parte offesa, a carico di C.D. 34enne terracinese.

La vicenda vede vittima una ragazza del luogo che aveva avuto una difficile relazione sentimentale con la persona indagata. L’uomo non rassegnato alla fine della propria relazione, ha cominciato ad attuare una serie di comportamenti ossessivi e persecutori nei confronti della vittima.

In uno dei tanti pedinamenti subiti, la donna accortasi di essere seguita dal suo ex percorreva le strade cittadine recandosi presso il Commissariato di Terracina ove chiedeva aiuto. Nella circostanza lo stalker, mostrando grandi capacità dissimulatorie, innanzi agli Agenti convinceva la donna a soprassedere persuadendola ad andare via promettendole che non sarebbe più accaduto.

Tuttavia agli operatori di Polizia non era sfuggita l’espressione della donna che appariva intimorita e reticente. Pertanto la stessa è stata riconvocata in separata sede e senza la presenza del suo ex fidanzato.

Nella circostanza la ragazza ha raccontato il dramma che stava vivendo ormai da qualche mese, spiegando che il suo ex ragazzo la seguiva costantemente portandosi sia sotto la sua abitazione che presso il luogo di lavoro. Inoltre chiunque fosse stato visto parlarle o frequentarla veniva contattato dallo stalker che insinuava falsità sulla sua condotta morale .

Come spesso accade in questi casi, gli atti persecutori vengono posti in essere anche con il chiaro intento di isolare la vittima e di farla vivere in un perdurante stato di ansia.

Dopo un periodo in cui sembrava essersi disinteressato alla sua ex, l’uomo faceva prepotentemente ritorno inviandole messaggi sui social network e tempestandola di telefonate anonime. Inoltre le faceva recapitare omaggi floreali a casa e sul luogo di lavoro.

Non sono mancate richieste d’intervento al 113 che grazie alle Volanti del Commissariato interveniva a protezione della vittima raccogliendo utili elementi a delineare gli accadimenti.

Le indagini a cura dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina supportavano le dichiarazioni della parte offesa e consentivano alla Procura della Repubblica di Latina di delineare un quadro indiziario condiviso dal G.I.P. del Tribunale di Latina.

Il Giudice, si legge nel Provvedimento a carico dello stalker, ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza e riteneva sussistenti le esigenze cautelari atteso che l’indagato ha posto in essere sistematicamente comportamenti molesti, minacciosi e aggressivi, spinto dal rancore e dal non avere accettato la fine della relazione.


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