FONDI – Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a sette anni di reclusione per Giuseppe D’Alterio, detto ‘O marocchino. L’imprenditore di Fondi avrebbe svolto un ruolo decisivo nella concorrenza sleale esercitata con metodo mafioso nei confronti della società “La Suprema”.
Dopo esser stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria, infatti, il commercialista scelto dal Tribunale fu costretto a gettare la spugna poiché tutti avevano paura di collaborare con l’amministratore in quanto D’Alterio si sarebbe vendicato. Nemmeno coloro che vantavano crediti verso la società: un clima di intimidazione e terrore illustrato nei dettagli dal pm in aula ieri mattina e suffragato da numerose intercettazioni.
Non ci sarebbe stato neanche bisogno di ricorrere a minacce o violenze: a bastare il nome di uno degli uomini più temuti del sud pontino, che ieri ha presenziato all’udienza per tutta la durata della requisitoria che contesta la concorrenza sleale nell’esercizio del commercio praticata con il metodo mafioso.
A supporto della pesante richiesta di condanna è stato ricordato come la “professione” e il peso di ‘O marocchino siano gli stessi da anni.
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