LATINA – Arrestato nell’ambito dell’operazione “Ottobre Rosso” Gianluca Tuma, attualmente in carcere, ha iniziato lo sciopero della fame e della sete poiché ritiene la sua detenzione un’ingiustizia.

Quest’ultimo, arrestato poiché gestiva attività commerciali attraverso l’utilizzo di prestanome – dato che al momento era sottoposto a misure di prevenzione che gli impedivano di operare nel commercio – continua a negare, come fatto durante l’interrogatorio, di aver commesso i reati contestati. Per questo, da sabato scorso, l’uomo ha deciso di smettere di mangiare e di bere.

L’inchiesta era partita un anno e mezzo fa, a seguito della denuncia di una persona che aveva accusato quest’ultimo – e suo fratello Gino Grenga – di averla più volte minacciato di morte, nel tentativo di estorcere alcuni assegni che erano in suo possesso.

Così gli inquirenti si sono convinti che Tuma, nonostante fosse colpito da misura di prevenzione, avrebbe portato avanti tutta una serie di affari e continuato a gestire alcune società a Latina e provincia grazie ad amici e parenti, i quali fungevano da prestanome.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.