Titolo: Paolo Conte, via con me
Regia: Giorgio Verdelli
Sceneggiatura: Giorgio Verdelli
Produzione Paese: Italia, 2020
Attori: Roberto Benigni, Luca Zingaretti, Vinicio Capossela, Caterina Caselli, Renzo Arbore, Francesco De Gregori, Giorgio Conte, Pupi Avati, Luisa Ranieri, Vincezzo Mollica, iSabella Rossellini, Jovanotti, Paolo Iannacci, Peppe Servillo, […]
“Paolo Conte, via con me” è un docu-film sulla straordinaria e peculiare vita artistica del mostro sacro della canzone italiana Paolo Conte, l’eleganza dell’intelligenza, che dal New York Times è stato paragonato a Tom Waits e Randy Newman. Sin dalle prime immagini del film che ritraggono una topolino amaranto lo spettatore è trasportato in un viaggio magnifico, immaginifico, estatico, fenomenale, splendido, attraverso un’emozionante immersione nelle fantasie musicali, nei ritmi singolari, nei testi poetici e nei vocaboli inusitati del grande e originale musicista, supportati dalle narrazioni mitiche di tutti coloro (Benigni, Luca Zingaretti, Pupi Avai, Peppe Servillo, Caterina Caselli, ecc.) che lo hanno conosciuto. Paolo Conte da avvocato diventa pian piano sponte sua un artista eccentrico a tutto tondo, originale, poliedrico, stravagante, bizzarro, enigmatico e ironico, che con la sua musica stimola ed infiamma tutti i sensi in possesso del sentire di ogni persona amante della musica. Musica che è musica polimorfa, in cui i colori sono spesso presenti come in azzurro, una topolino amaranto, diavolo rosso, blue tangos, verde milonga, la giarrettiera rosa. Musica che fa odorare profumi intensi e inebrianti che stimolano sapori ancestrali come il gelato al limon e che trasportano in un mondo metafisico dove regna la bellezza, come recita la canzone che ha dato il titolo al film “Via con me”: Via via/ vieni via di qui/ niente più ti lega a questi luoghi/ neanche questi fiori azzurri/ via via/ neanche questo tempo grigio/ pieno di musiche/ e di uomini che ti son piaciuti/ … . Musica che è musica eclettica sotto le esilaranti e piacevoli note del jazz in cui si inseriscono parole scritte a macchina, che diventano poesia composta nel tempo fatto di attimi e settimane enigmistiche, … dove certi le capivano mentre le donne l’odiavano e non si capisce il motivo. Musica che esce fuori dai comuni schemi come lo è il jazz, e che esplode spontaneamente nell’aria donando il vero senso di libertà come il suo autore e facendo migrare con l’immaginazione l’ascoltatore fuori da questo mondo pieno di frastuono e di turpitudine, estraniandolo e svincolandolo dagli stereotipi, dai pregiudizi e dalla volgarità imperanti. Musica universale che entra nei padiglioni auricolari con inusitata armonia, grazie anche al kazoo, destando subito innamoramento anche da parte di chi non è portato all’ascolto. Musica che è – come la definisce Vinicio Capossela – il riassunto della musica come la lucertola è il riassunto del coccodrillo.
Paolo Conte, via con me è stato presentato, fuori concorso, alla 77^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Francesco Giuliano
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