Personaggi del basket, Luca Romano è l’ambasciatore del basket italiano in Svezia

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Un po’ italiano, un po’ svedese. Luca Romano proviene da una famiglia originaria di Castel di Sangro in Abruzzo, trasferitasi a Terracina per aprire un istituto scolastico privato. Luca, insieme al fratello Pino, ha cominciato a giocare a basket proprio a Terracina, poi ha preferito Fondi con Vittorio De Luca nelle vesti di general manager. Tanta passione, tante idee, in un posto dove allora la pallamano era lo sport principe. Un vulcano in eruzione il longilineo Luca – per vent’anni consecutivi – prima di trasferirsi in Svezia per amore. Umeå è una città universitaria e un centro per l’istruzione e per la ricerca tecnica e medica in Svezia con più di 39 000 studenti. La città è stata capitale europea della cultura per il 2014. Luca ha cominciato ad allenare giovanissimo a Fondi puntando decisamente sull’utilizzo dei fondamentali individuali in modo certosino, curando i particolari a ripetizione, un metodo vincente visto i suoi tanti giocatori che hanno lasciato Fondi per approdare in formazioni di rango in campionati di alto livello tecnico. Romano, nel 1994, ha fondato la Virtus Basket Fondi dopo essersi separato dal Basket Fondi che allora disputava la serie D. Si mise alacremente al lavoro creando una sana rivalità cittadina che non guasta mai. Il minibasket è stato il primo punto di forza dei virtussini, unitamente all’organizzazione di spettacolari tornei 3×3, un circuito di summer basket che aveva in programma tappe a Fondi, Lenola, Ponza, Terracina, Sperlonga. Si giocava su un campo di ridotte dimensioni con due canestri e un fondo di gomma realizzato ad hoc da una ditta specializzata nel settore. Il club fondano ottenne in quel periodo grande visibilità mediatica grazie alla promozione degli eventi al momento giusto, il pubblico ha sempre seguito con attenzione i tornei estivi che vedevano impegnati cestisti provenienti principalmente da Lazio e Campania che davano vita a sfide agguerrite per guadagnare il primo posto finale. Luca è un esperto dei moderni mezzi di comunicazione uno dei primi a scoprire internet e il suo valore ecumenico. Passa diverse ore davanti al computer, spesso criticava esageratamente i direttori di gara dopo aver appreso notizie arrivate dall’Italia. L’attività della Virtus è cominciata nelle palestre scolastiche di Fondi, poi è stato realizzato, grazie ai fondi europei il bellissimo PalaVirtus, una struttura contenente due campi con fondo in parquet e degli spalti in grado di contenere 600 spettatori. La Virtus grazie ad alcuni sponsor munifici è salita rapidamente dalla Promozione alla serie B2, ora è impegnata in C gold laziale. Nel 2021 la Virtus è stata insignita dal Coni della medaglia di bronzo al merito sportivo. Luca, una volta stabilitosi in Svezia, ha seguito giornalmente da lontano le vicende cestistiche della sua creatura. A Umea, nel freddo nord, si è subito a lavoro fondando la Virtus Umea, non poteva essere diversamente. Quel nome a suo avviso portava fortuna. La cabala – lo sanno tutti – è molto importante per gli sportivi. Anche da quelle parti Luca che parla perfettamente Italiano, inglese, svedese è entrato in azione come sa fare. Coach diligente, insegnate di minibasket nelle scuole elementari, un furore che hanno apprezzato in tanti, specialmente in campo femminile dove è impegnato con maggiore impegno. Romano ha seguito con passione il campionato europeo 2003 svoltosi in Svezia con l’Italia al terzo posto finale, guadagnando la qualificazione olimpica per Atene 2004 dove ha conquistato la medaglia d’argento battuta in finale dall’Argentina. Alcune squadre svedesi – maschili e femminili – hanno raggiunto il Bel Paese per disputare partite amichevoli e tornei estivi come il mitico Tosarello a Latina. Il ruolo di agente di giocatori e coach è sempre piaciuto a Luca che visiona progetti interessanti da proporre a club italiani. Una sorta di ambasciatore del basket italico in terra di Svezia. L’attuale allenatore della nazionale femminile svedese è il milanese Crespi. Luca si è ambientato perfettamente ad Umea, la cittadina gli piace, è fatta a sua immagine e somiglianza, è apparso alla tv svedese per convincere i suoi attuali connazionali a seguire le norme anti-covid durante il periodo peggiore della pandemia. Il suo carisma è in parte servito. Trascorre il mese di luglio nella meravigliosa Terracina incontrando gli amici di sempre che gli vogliono bene, sono affezionati, guai a non vederlo in estate nel periodo del Solleone e del basket chiacchierato sulle spiagge. I progetti di Luca? Meglio non rivelarli. Ne ha uno per ogni minuto, spesso vincente.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.