APRILIA – Rida Ambiente  – si legge nella nota del gruppo Altissimi – prende atto dell’ennesimo atto politico che si è consumato ieri pomeriggio durante il consiglio comunale di Aprilia per dire no all’iniziativa imprenditoriale ancora in fase embrionale e di cui nessuno, tra i consiglieri che hanno votato la propria contrarietà, abbia mai letto anche una sintetica relazione.

L’importante era dire NO al Gruppo Rida Ambiente. Andava messo un veto, una censura all’imprenditore Fabio Altissimi.

Se l’assise si fosse sempre battuta con le stesso impeto con il quale si adopera per Rida saremmo stati i primi a rallegrarcene.

Invece non abbiamo memoria, pronti a prenderne atto nel caso contrario, di iniziative analoghe a quelle riservate al Gruppo Rida con la scusa di tutelare gli interessi della cittadinanza.

Ricordiamo i nomi di alcune imprese concorrenti che mai hanno subito un trattamento paragonabile a quello sopportato da Fabio Altissimi.
Parliamo di impianti gestisti da Self Garden, DP Lubrificanti, Loas Italia, Eco Aprilia, Anzio Biowaste, Stradaioli Calcestuzzi, Cogea e l’impianto di biomasse di Via del Campo.

Le alternative che l’amministrazione comunale offre sono ai più sconosciute. A fronte di un secco NO e nel mettere in campo risorse per pagare profumati ricorsi non c’è una solo proposta di alternativa o di compromesso.

La cosa ovviamente non spaventa chi ha fatto della legalità imprenditoriale un atto di vita. Per questo il Gruppo Rida affronterà qualsiasi grado di giudizio con qualsiasi tribunale chiamato a giudicare.

Egregi Sindaco, assessori e consiglieri, abbiamo seguito via streaming la seduta del Consiglio Comunale che si è tenuto in data 03/08/2023, lo stesso che ha aggiunto un ulteriore “NO” politico all’attività industriale del Gruppo Altissimi e che, come già aveva anticipato il Sindaco Principi, prefigura l’ennesimo ricorso, a carico dell’erario pubblico e in danno della M.T.S.” si legge nel comunicato stampa.

“Abbiamo così provato a immedesimarci nel cittadino-elettore medio che probabilmente ha assistito incredulo e sconfortato alla rappresentazione: una classe “politica”, l’odierna maggioranza consiliare, composta da avvocati, ex finanzieri, consulenti assicurativi, geometri, veterinari etc., nessuna delle quali categorie può annoverare nel suo curriculum, a quanto consta, le conoscenze tecniche ambientali per giudicare, a ragion veduta, ciò di cui si deliberava.

“Conoscere per deliberare”, predicava, anche allora inutilmente, Einaudi.
Ed infatti, anche oggi, nessuno dei deliberanti, e prima di tutti il Sindaco Principi, si è neppure peritato di rispondere all’invito, formulato con nostra missiva del 20/06/2023, a visitare l’impianto già esistente di RIDA Ambiente: il primo in ambito regionale ad alta tecnologia per il trattamento di rifiuti urbani, presso cui, tra l’altro, conferisce la stessa Amministrazione comunale apriliana che il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri di cui sopra, a quanto consta, rappresentano.

Quale “spettacolo” hanno reso dunque davanti ai propri concittadini elettori l’attuale Sindaco e i suoi consiglieri di maggioranza nel momento in cui si vantano, in sostanza, di accodarsi alla “lotta a prescindere” (dai fatti, dalla conoscenza tecnica, dalle sentenze dei giudici…) che i loro precedenti omologhi avevano fatto contro il Gruppo Altissimi? Lo stesso inqualificabile “teatrino” che proprio questi ultimi avevano recitato sulle medesime basi di completa incultura dell’argomento. Dimentichi anch’essi, al pari dei loro nuovi apprendisti ed epigoni, che i politici sono i primi a contribuire alla produzione di rifiuti urbani indifferenziati, nonostante a parole vantino risultati di raccolta differenziata tanto eclatanti quanto poco credibili.

E lo stesso cittadino-elettore medio difficilmente crederà alla favoletta che le nuove iniziative dell’Amministrazione comunale contro il Gruppo Altissimi e RIDA Ambiente siano improntate a nobili e prioritari interessi pubblici, e non invece all’ipocrisia e all’opportunismo di chi, con la scusa dell’indirizzo politico, mira soprattutto a salvare la “cadrega”.

Si chiederà, infatti: ma come? Il Comune dice di non avere i soldi per fare le fogne e fornire i servizi pubblici essenziali alle periferie abbandonate da trent’anni e poi li trova per pagare avvocati e spese di soccombenza? O per moltiplicare per quattro il bilancio della Progetto Ambiente, a danno dei cittadini che versano la TARI? Ma come? Il Comune dice di voler tutelare l’ambiente e la salute, e poi fa pareri negativi e ricorsi solo contro la RIDA Ambiente, senza toccare mai nessuno degli altri numerosi (e questi sì davvero impattanti) impianti di trattamento rifiuti e non, autorizzati sul territorio con il costante assenso, o il mancato dissenso, della vecchia e della nuova maggioranza?

Non consta, infatti, che iniziative analoghe a quelle riservate al Gruppo Altissimi il Comune abbia ritenuto di assumere, ad asserita tutela degli interessi della cittadinanza, anche nei confronti degli impianti Self Garden, DP Lubrificanti, Loas Italia, Eco Aprilia, Anzio Biowaste, Stradaioli Calcestuzzi, Cogea e dell’impianto di biomasse di Via del Campo.
Egregi Sindaco, Assessori e Consiglieri, piuttosto che fare appalti per l’installazione di telecamere a danno dei cittadini – che sono costretti all’abbandono dei rifiuti in quanto vittime dell’incapacità gestionale e dei disservizi dell’Amministrazione comunale che rappresentate e di cui siete responsabili – sarebbe più produttivo nell’interesse di quegli stessi cittadini che appaltaste la raccolta stradale con una semplice gara pubblica, come fanno tutte le Amministrazioni comunali degne di questo nome, e come l’ANAC, la Procura della Repubblica e la Corte dei conti ritengono doveroso fare…

Rimaniamo in attesa dell’eventuale disponibilità di persone – non di “politici” o di “politicanti” – che vogliano davvero conoscere il nostro stabilimento, come funziona e nello specifico cosa fa” chiosa la lettera.


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