LATINA – Dopo le polemiche sulla Roma-Latina scatenate dalle ultime dichiarazioni del sindaco Coletta sull’eventualità di rimodulare il progetto dell’opera con la realizzazione della sola bretella Cisterna-Valmontone e l’allargamento della Pontina, l’incontro del Tavolo Tecnico sull’autostrada Roma Latina è stato rinviato al prossimo 15 novembre, con inizio alle ore 16:00.

L’incontro era stato inizialmente convocato il giorno 7 novembre, data in cui è però in calendario il Consiglio Regionale, da qui l’inevitabile rinvio al fine di consentire la partecipazione dell’Assessore ai Lavori pubblici della Regione Lazio, on. Mauro Alessandri, e dei Consiglieri regionali interessati.

All’incontro sono stati invitati il Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, e i Sindaci dei Comuni interessati dal progetto (Anzio, Aprilia, Ardea, Cisterna di Latina, Nettuno, Pomezia).

Intanto la Cisl di Latina annuncia un presidio sotto il comune di Latina. «La città capoluogo – spiegano dal sindacato – deve far sentire chiara la sua voce, è quanto propone la Cisl per sollecitare le istituzioni affinché si inizino i lavori per l’autostrada Roma-Latina, che, come si ricorderà, prevede forti investimenti che darebbero anche lavoro al territorio per alcuni e, soprattutto, lo farebbero uscire dall’isolamento infrastrutturale in cui si dibatte da troppo tempo.

Quella del presidio, è una proposta avanzata dalla Cisl a tutte le altre organizzazioni sindacali e datoriali della provincia di Latina nella speranza che tutti facciano fronte comune, come accaduto recentemente nell’incontro avvenuto in Regione con il Presidente Zingaretti, che si è impegnato ad andare avanti sul progetto dell’autostrada, avviandone quanto prima i cantieri».

Commenta Roberto Cecere Segretario Generale della Cisl di Latina: «Ancora una volta ci troviamo di fronte alla politica del non decidere, della melina a tutto campo su di un tema che si trascina da troppi decenni senza vedere soluzioni concrete. La messa in sicurezza della Pontina è un atto, dovuto, di buona amministrazione e gestione della cosa pubblica sulla quale la Regione si è impegnata, ma rappresenta solo un aspetto della vicenda nel suo complesso. Ci auguriamo una presa di posizione dei sindaci civici che non rappresenti, in campo locale, lo specchio di quanto sta accadendo nella politica nazionale, dove il non decidere sulle opere infrastrutturali strategiche al Paese, lo stanno rapidamente portando verso un ancor maggiore declino sociale ed economico. E questa provincia non se lo può più permettere. Il 7 novembre saremo in presidio, come lo siamo stati a Borgo Piave il 26 giugno ed il 28 novembre dello scorso anno, sotto il comune di Latina, per chiedere agli amministratori locali di assumersi, finalmente, le loro responsabilità».


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