Una notizia dolorosa per Sabaudia, per la Marina Militare e per tutto l’ambiente del canottaggio italiano. Si è spento oggi Capo Fabrizio Malgari. Aveva 86 anni. Era nato a Città Ducale nel reatino l’8 luglio 1935 ma la Città del Parco l’aveva ben presto adottato. Una pietra miliare per lo sport nazionale e in particolare per il canottaggio. Sottufficiale di carriera, “Capo Malgari”, com’era noto a Sabaudia e nel mondo remiero, è stato per ben 18 anni (1974-1992) head coach del Centro Remiero Marina Militare. Fu Mario Bove, altra istituzione del canottaggio italiano, a passargli il testimone, che poi lasciò nelle mani di Giovanni Lepore.
Una miriade le medaglie conquistate nel corso degli anni tra campionati del Mondo, Coppa Europa, Coppa Nazioni e campionati italiani dagli atleti da lui forgiati, nel cui novero rientrano campioni del calibro di Daniele Boschin e Renzo Borsini (Campioni del Mondo 1982), Alfredo Striani (Campione del Mondo 1988), Paolo Falossi e Roberto Romanini (Campioni del Mondo 1990), Enrico Barbarenelli (Campione del Mondo 1988) e Michelangelo Crispi (Campione del Mondo 1992).
Un impegno nell’universo sportivo che non si è fermato nemmeno una volta raggiunto il traguardo della meritata quiescenza. Svestita l’uniforme militare e consegnata agli archivi l’attività di tecnico, assunse, infatti, le cariche di Presidente dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici Azzurri d’Italia, Sezione di Sabaudia, e di Delegato CONI per la Provincia di Latina dal 2013 al 2019.
Una vita nello sport, insomma, spesa con la passione e l’entusiasmo del primo giorno d’attività. E’ stato, tra l’altro, Direttore Tecnico, insieme ad Armido Torri, alle Olimpiadi di Montreal 1976. Dagli anni ’70 agli anni ’90 è stato irrinunciabile punto di riferimento per la Marina Militare e per l’Italia del canottaggio come responsabile del settore under 23 sotto la Direzione Tecnica del dottor La Mura. Capo Malgari è stato insignito, inoltre, del Premio “Azelio Mondini” 2012 alla carriera, come maestro del canottaggio e Socio Benemerito della Federazione Italiana Canottaggio.
A Sabaudia, di cui per la lunga permanenza era diventato figlio adottivo, era conosciuto da tutti, stimato e benvoluto per la sua gentilezza e per il suo carattere aperto e gioviale. Una persona perbene, un amico di tutti, che lascia un vuoto importante non solo nel mondo fatto di barche e di remi.
Il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, unitamente al Consiglio e a nome di tutto il canottaggio nazionale, si unisce “al cordoglio della Famiglia Malgari ed esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa del compianto Fabrizio”.