Nel 2013 i Padri Francescani, agli inizi del mese prossimo le Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue di Cristo. Nel giro di qualche anno Sabaudia perde la parte più profonda delle sue radici, pezzi insostituibili della sua storia: i Frati Minori Conventuali di Padova, rettori della Parrocchia Santissima Annunziata fin, e ancor prima, dalla sua inaugurazione, avvenuta il 24 febbraio 1935, e le Suore giunte a Sabaudia alla fondazione del Convento, 7 novembre 1938, per istituirvi l’asilo infantile, chiuso inopinatamente ed improvvisamente nel giugno scorso, travolto dalla crisi economica ed emergenziale, come motivato allora in un breve comunicato dal Direttivo Centrale dell’Ordine Religioso.
Un’avvisaglia, una sorta di preannuncio di quello che sarebbe accaduto da lì a qualche mese. Il prossimo 2 dicembre infatti le Adoratrici del Sangue di Cristo lasceranno quel convento, pertinenza del complesso parrocchiale, e quindi Sabaudia, dove per oltre ottant’anni sono state indirizzo di riferimento spirituale per la collettività ed amorevole volano del percorso di crescita e di formazione di centinaia e centinaia di bambini.
A darne ufficialità è stato lo stesso parroco di Sabaudia, Don Massimo Castagna, a conclusione della messa delle 10,00 di domenica scorsa. Una notizia che tuttavia non è giunta nuova: già da tempo si era sparsa di porta in porta in città, chiudendo in una bolla di commozione e nostalgia generazioni di sabaudiani che, sotto gli insegnamenti delle sorelle della congregazione fondata da Santa Maria de Matthias, avevano mosso i primi passi sulla strada della socializzazione e della conoscenza frequentando la scuola materna “Duca d’Aosta”.
Sabaudia saluterà le “sue” suore domenica prossima nel corso della Santa Messa delle 11,30.
Cade un altro pilastro del passato, ma anche del presente, della città.


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